PISTOIA. Nella replica del presidente Vanni leggo molte minacce e poche risposte.
Provo a riformulare la domanda per essere più chiaro. Gli istituti sottodimensionati della provincia sono tre:”Anzilotti” (tecnico agrario) “De Franceschi” (professionale agrario) e “Pacinotti” (professionale industria e artigianato), ma l’accorpamento è stato deliberato solo per i due pistoiesi.
Se la logica del trend positivo è stata adottata per l’istituto pesciatino, perché non dovrebbe essere valida per il “De Franceschi”, il quale secondo i dati dell’osservatorio scolastico provinciale dal 2013 ad oggi ha registrato un incremento di iscrizioni del 30% a differenza del primo che ha avuto un incremento del 20%?
Perché il consiglio provinciale ha ribaltato completamente quello che aveva deliberato l’anno scorso, dove sconsigliava l’accorpamento dei due agrari con un qualsiasi altro istituto?
Perché quest’anno non si chiede alla Regione, come allora, l’applicazione della compensazione territoriale ?Non so, come sostiene il presidente, se l’attuale delibera sia stata voluta da lui o meno.
Io leggo però che è stato il consigliere Galligani a illustrala e a proporre la fusione del “De Franceschi” e del “Pacinotti”. Essendo lo stesso parte in causa, non sarebbe stato più opportuno se si fosse astenuto dalla proposta e dal votarla?
Oppure per Vanni i conflitti di interesse (i quali non sono necessariamente di carattere economico) se sono a destra sono uno scandalo mentre se sono a sinistra sono una opportunità? Per il resto non credo che per scelte così importanti si debba seguire le mode delle fusioni e degli accorpamenti, che vengono calati dall’alto, senza un adeguato coinvolgimento dei dirigenti, degli studenti e del personale scolastico in questione.
Mi si spieghi, “di grazia”, un’ultima cosa. Se la Provincia deve proprio adeguarsi alla moda, perché non si è proposto e votato l’accoppiamento dei due istituiti agrari, logicamente più comprensibile per la similarità degli indirizzi e dell’ambito della formazione professionale?
In tutta questa vicenda, se c’è una parte lesa, è il futuro degli studenti, non certo l’immagine del consiglio.
Patrizio La Pietra
Fdi-An Pistoia