acqua all’amianto. SCALAS: «BALDI, SE HA CORAGGIO SI FACCIA AVANTI!»

Il Consigliere Regionale Baldi
Il Consigliere Regionale Baldi

PISTOIA. Riceviamo e pubblichiamo:

Salve, Consigliere Baldi.
Lei nell’ansia tipica da visibilità tipo facebook, ha lanciato (in buona compagnia) il sasso nello stagno. Uno stagno zuppo d’amianto.

Visto che a quanto pare questo amianto potrebbe essere bevuto dai pistoiesi, penso che non si possa continuare a battute in stile adolescenziale su un social che io non leggo (quindi è inutile che Lei risponda là, su un argomento trattato qua).

Tra l’altro parlando con conoscenti ed amici suoi, i commenti che ne ho ricavato sono tutti del tipo

  • “eppure ti assicuro che non era così”
  • “eppure lo ho conosciuto come persona intelligente… non capisco perché ora dica queste cose in questo modo…”

Dunque… non mi resta che concederle il beneficio del dubbio il dubbio che Lei frequenti le persone sbagliate, che sia mal consigliato: in effetti un politico, un politico vero non dovrebbe mai, se vuole durare, seguire il motto “non ti curar di lor…”. Queste sono cose da letterati o da donnine social-dipendenti non da gente avveduta, che dipende, nelle proprie fortune politiche, dal voto dei suoi concittadini. La gente è volubile se lo ricordi.

Quindi io la sfido a dimostrare quanto ha dichiarato sull’acqua proveniente dalle tubature in amianto.

Ovvero: lasciamo stare i frizzi e i lazzi, scendiamo per un attimo dalla giostra, usciamo dal paese delle fiabe e ancoriamoci a dati di fatto.

Primo dato di realtà: c’è una direttiva Ue, che mette una parola chiara e definitiva sulla questione (la rimetto a suo beneficio: legga qui).

Le rimetto anche il punto 37 di tale direttiva: “si sottolinea che tutti i tipi di malattie legate all’amianto, come il tumore al polmone e il mesotelioma pleurico – causati dall’inalazione di fibre di amianto in sospensione, abbastanza sottili da raggiungere gli alveoli e abbastanza lunghe da superare la dimensione dei macrofagi – ma anche diversi tipi di tumori causati non soltanto dall’inalazione di fibre trasportate nell’aria, ma anche dall’ingestione di acqua contenente tali fibre, proveniente da tubature in amianto, sono stati riconosciuti come un rischio per la salute e possono insorgere dopo alcuni decenni, e in alcuni casi addirittura dopo oltre quarant’anni”.

Secondo dato di realtà: esiste uno studio completo e aggiornato, autorevole (a meno che Lei non voglia mettere in discussione l’Iarc) sul quale è basata tale direttiva, che è anche lo studio più recente in materia, accettato unanimemente dalla comunità scientifica mondiale (legga qui).

Terzo dato di realtà: parte (quanta? Di preciso nemmeno Publiacqua lo sa) delle condotte dell’acquedotto pistoiese sono in cemento-amianto, sono vecchie, vecchissime e data la corrosione operata dal passaggio dell’acqua non vi è dubbio che particelle di amianto potrebbero andare in giro indisturbate.

Poi c’è Lei, che mandato in Regione per tutelare gli interessi dei cittadini, sostiene che,  riferendosi all’eventuale ingestione di amianto “è chiaro, documentato e palese che questo rischio non esiste”.

A questo punto io la sfido pubblicamente a produrre la documentazione e relative fonti che avvalorino quanto Lei afferma, la sfido a dimostrare pubblicamente che la Direttiva Europea e quanto sostenuto dall’Iarc sono un falso e quindi che gli stessi siano suscettibili di denuncia per procurato allarme.

La sfido infine a firmare di suo pugno un documento scritto, nel quale Lei garantisce ai cittadini interessati che non sussiste nessuna possibilità di ammalarsi di tumore per ingestione di fibre d’amianto ove queste fossero presenti nell’acquedotto pistoiese. La avverto che sto contattando l’Iarc per porli a conoscenza della questione.

Certo che da politico di rango quale Lei è non si sottrarrà al dibattito, attendo sereno che Lei chiarisca non a me, che non ci penso proprio a bermi l’acqua del Sindaco (ma a cui girano a 2000 pagare la bolletta più salata d’Italia per avere cotanta qualità, niente fogne, niente depurazione… a proposito… anche qui siamo in procedura d’infrazione Ue…) ma ai pistoiesi che chiedono provvedimenti e si sentono rispondere con battutine sul fiaschetto d’amianto…

Cordialmente,

Massimo Scalas

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