FIRENZE. Gaia è una società per azioni e come tutte le società per azioni ha come primo obiettivo quello di generare profitti.
Avviene nei comuni serviti da Gaia quello che succede in tutti i luoghi in cui la gestione idrica è gestita con una logica privatistica: meno investimenti, meno controlli, più sprechi, bollette più care.
L’avvelenamento dell’acqua al tallio dei cittadini di Pietrasanta e Valdicastello è un fatto gravissimo di cui devono rispondere i vertici di Gaia che dovrebbero al più presto presentare scuse e dimissioni.
Dobbiamo solo ringraziare l’impegno per la tutela della salute dei comitati e del Forum Toscano dei Movimenti per l’acqua, nella vicenda del tallio come in quella dell’amianto nella rete di Publiacqua.
Ancora una volta l’attivismo dei cittadini va a colmare lacune gravissime dell’amministrazione che invece di imporre controlli stringenti mette la testa sotto la sabbia e dà ai gestori privati carta bianca nella gestione delle acque mettendo a rischio la salute dei cittadini.
Noi di Sì Toscana a Sinistra vogliamo una gestione realmente pubblica e partecipata del servizio idrico attraverso una società di diritto pubblico. La privatizzazione dell’acqua, tanto cara alla Regione Toscana che fu la prima a metterla in pratica, va contro la volontà popolare dei referendum del 2011 e percorre una strada opposta a quella delle grandi capitali europee come Parigi e Berlino che hanno fatto della ripubblicizzazione un punto di vanto delle loro amministrazioni.
[ufficio stampa tommaso fattori]