ACQUA, DEPURAZIONE E CONGUAGLI

E i soldi vanno in acqua...
E i soldi vanno in acqua…

MONTECATINI. Questione acqua: stasera, giovedì 25 settembre, ore 21:00, nel consiglio comunale di Montecatini Terme, verrà posto un altro tassello in favore della chiarezza e della tutela dei cittadini: due i punti all’ordine del giorno, entrambi a firma del Movimento 5 Stelle.

La prima è una mozione relativa all’assistenza alla cittadinanza per il rimborso del pagamento del servizio di depurazione e fognatura: in pratica si chiederà all’amministrazione pubblica di impegnarsi ad aiutare i cittadini su questa intricata vicenda. Non tutti sono infatti allacciati al servizio di depurazione di Acque Toscane, ma tutti hanno pagato per questo servizio; c’è tempo fino al 30 settembre per chiedere il rimborso delle quote non dovute.

Anche per coloro che hanno il dubbio sarà possibile fare la richiesta, che interrompe i tempi di prescrizione; se la mozione passerà, il comune potrà fornire tutto l’aiuto necessario. Certo, viene da chiedersi come mai non è direttamente il gestore dell’scqua a rimborsare i cittadini in automatico, come mai il gestore dell’Acqua non fornisce una mappatura precisa di coloro che sono allacciati al servizio di depurazione.

La seconda è un’interrogazione relativa al recupero delle partite pregresse delle fatture di Acque Toscane, in pratica il conguaglio relativo agli anni 2009/2011 che è arrivato in fattura. Non essendo chiaro a cosa si riferisce tale richiesta di denaro, il Movimento 5 Stelle vuole chiarificazioni in merito perché non è giusto pagare voci senza sapere a cosa si riferiscono. Ancora, viene da chiedersi come mai non è lo stesso gestore che specifica le voci presente in fattura e come mai spesso di leggono comunicati del gestore stesso che invece di dare spiegazioni, aumentano la confusione.

Tante domande, che troveranno risposta, un tassello alla volta.

Il Movimento 5 Stelle si è preso l’impegno di vigilare sull’acqua che gli italiani nel Referendum del 2011 auspichino torni ad essere pubblica. Quindi, mai più remunerazione del capitale investito o “oneri finanziari” (voce che alcuni gestori utilizzano) e tutela di coloro che praticano l’autoriduzione (che cioè si decurtano la quota “non dovuta” secondo il suddetto referendum e che non possono essere considerati per questi “morosi”).

[comunicato m5s valdinievole]

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