PISTOIA. È di ieri mattina la lettera che il sindaco di Pistoia Samuele Bertinelli ha inviato al Presidente del Consiglio dei Ministri, al Ministro dell’Ambiente, ai Presidenti della Commissione Ambiente di Camera e Senato, al Presidente della Regione Toscana e, per conoscenza, all’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas e nella quale chiede il rispetto dell’esito referendario e la conseguente modifica della deliberazione dello scorso 27 dicembre con la quale l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas ha approvato la metodologia e le procedure per le tariffe degli anni 2014 e 2015 del servizio idrico integrato.
All’ultima riunione del tavolo tra sindaci dell’ex ATO3 toscani e movimenti per l’acqua pubblica, svolta il 28 febbraio a Pistoia, era stata presentata una dichiarazione del sindaco di Pistoia alla quale tutti sindaci presenti hanno aderito. La stessa dichiarazione era stata presentata durante l’ultima assemblea dell’Autorità Idrica Toscana il 4 febbraio scorso.
”Riteniamo il contenuto di questa delibera irricevibile e inattuabile – scrive il sindaco – perché oltre a continuare a ignorare l’esito del referendum propone una procedura del tutto paradossale, per la quale i soggetti controllati possono decidere al posto dei soggetti controllori. Questa delibera dell’AEEG rappresenta una grave lesione dell’ordinamento democratico e va recisamente respinta”.
Nella lettera il sindaco Bertinelli si rivolge dunque al Parlamento, garante dell’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas, “affinché – scrive – faccia istanza di revoca immediata della delibera 643/2013, e chiediamo che si avvii rapidamente un processo di revisione normativa sul servizio idrico integrato che rispetti l’esito del referendum”.
Al Presidente della Regione Toscana chiede inoltre di “attuare la LR. 69/2011 in tutte le sue parti, in particolare nell’obiettivo indicato della ripubblicizzazione del servizio, indicando gli strumenti e i procedimenti più idonei, attivando le forme di partecipazione previste e stabilendo tempi certi della riorganizzazione del servizio nel territorio toscano”.
Insieme al Comune di Pistoia, promotore dell’iniziativa, anche altri comuni toscani stanno inviando al Governo, al Parlamento e alla Regione la stessa lettera; si tratta, per il momento, delle amministrazioni di Agliana, Montale, Serravalle Pistoiese, Quarrata, Poggio a Caiano, Arezzo, Piteglio e Marliana.
Ecco di seguito il testo integrale della lettera inviata:
“Il 27 dicembre 2013 l’Autorità per l’Energia Elettrica e il Gas ha approvato con Deliberazione n. 643/2013/R/IDR la metodologia e le procedure per determinare le tariffe degli anni 2014 e 2015 del servizio idrico integrato.
La delibera, che è stata assunta dopo un percorso di consultazione, contiene elementi inaccettabili che intendiamo respingere con forza.
In primo luogo si ripropone sostanzialmente lo stesso metodo di calcolo del Vincolo del Ricavo Garantito già inserito nel Metodo Tariffario Transitorio, che prevede le componenti degli oneri finanziari e fiscali a sostituire di fatto la quota di remunerazione del capitale investito, cancellato dal referendum popolare del giugno 2011. A questo proposito, furono avanzati ben 15 ricorsi contro il MTT, depositati presso il TAR della Lombardia, del quale attendiamo ancora la pronuncia.
In secondo luogo si propone una illusoria discrezionalità per enti d’ambito, chiamati a scegliere tra quattro schemi regolatori dipendenti dal rapporto tra numero degli investimenti e capacità di finanziamento, inversamente proporzionale all’aumento della tariffa conseguente: gli enti d’ambito saranno quindi costretti nella tagliola tra la previsione degli investimenti necessari con relativo adeguamento esponenziale della tariffa e la rinuncia a interventi fondamentali per garantire l’erogazione e la qualità del servizio, dall’acquedotto fino alla depurazione e sistema fognario, per i quali l’Italia è responsabile di infrazione per gli standard europei.
In terzo luogo si impone agli enti d’ambito l’approvazione ENTRO IL 31 MARZO 2014 del Piano degli Interventi, della tariffa per gli anni 2014 e 2015, il Piano Economico e Finanziario e la Convenzione con il gestore. Qualora il termine decorra senza aver adempiuto alla procedura, si attiva un inaudito potere sostitutivo del gestore, che può autonomamente trasmettere all’AEEG il proprio sistema tariffario e lo schema regolatorio adottato.
Riteniamo il contenuto di questa delibera dell’AEEG irricevibile e inattuabile, perché oltre a continuare a ignorare l’esito del referendum propone una procedura del tutto paradossale, per la quale i soggetti controllati possono decidere al posto dei soggetti controllori.
Questa delibera dell’AEEG rappresenta una grave lesione dell’ordinamento democratico e va recisamente respinta.
Facciamo appello al Parlamento, che è garante dell’Autorità, affinché faccia istanza di revoca immediata della delibera 643/2013, e chiediamo che si avvii rapidamente un processo di revisione normativa sul servizio idrico integrato che rispetti l’esito del referendum.
Chiediamo altrettanto al Presidente della Regione Toscana di attuare la LR. 69/2011 in tutte le sue parti, in particolare nell’obiettivo indicato della ripubblicizzazione del servizio, indicando gli strumenti e i procedimenti più idonei, attivando le forme di partecipazione previste e stabilendo tempi certi della riorganizzazione del servizio nel territorio toscano”.
[quilici – uff. sindaco pt]