BUGGIANO. [a.b.] Alla assemblea sul recupero della antica fonte di Acquavivola svoltasi presso la sala riunioni della Pubblica Assistenza su iniziativa di Giulio Cozzani sono emerse tante idee ma una sola è quella “disponibile e ferma”.
Come annunciato dal sindaco Andrea Taddei – presente all’assemblea su invito dei cittadini per un saluto – il Comune ha confermato l’impegno a sostenere le spese per una messa in sicurezza ed un recupero strutturale ed architettonico con ulteriore posizionamento di un punto luce. “Ciò a posteriori della elaborazione da parte di un tecnico incaricato dai frontisti di un progetto, così come a suo tempo proposto dagli stessi”.
“Per rispondere a chi ha parlato con tono “o c’è l’acqua potabile o non se ne fa di niente…” – ha aggiunto il primo cittadino – rispondiamo con un semplice paragone: una chiesa che fosse stata sconsacrata non sarebbe per questo meritoria di un recupero architettonico? Per di più la Fonte è fuori dalla rete di Acque Spa e necessiterebbe quindi di un apposito clorizzatore/potabilizzatore con i rischi ed i costi del caso”.
Sull’argomento interviene anche l’ex sindaco Daniele Bettarini: “Negli anni scorsi l’Amministrazione propose ad Acque Spa la gestione della fonte. Purtroppo la società ci riferì che la presenza di abitazioni non allacciate alle fognature e le coltivazioni circostanti ne impedivano (per norma di legge) la potabilizzazione.
L’unica possibilità, a prescindere dalla effettiva qualità, consiste nel renderla pubblica evidenziando che si tratta di acqua non controllata e quindi non potabile. Se poi nel frattempo le leggi son cambiate… meglio! Tanto dovevo”.
Nel corso dell’assemblea sono intervenuti anche alcuni rappresentanti del Comitato Andar per Colli che non si è opposto al progetto di recupero ma ha espresso – come dichiarato da Chiara Zucconi – il desiderio di poter tornare ad usare la fonte come un tempo.