acque basse. SULLE CRITICITÀ AVVIATO IL CONFRONTO TRA COMUNE DI QUARRATA E PISTOIA

Manetti espone i problemi idraulici delle frazioni della piana

QUARRATA. Venerdì 13 dicembre presso la sede del Genio civile Valdarno Centrale si è tenuta una riunione tecnica con i comuni di Pistoia e Quarrata, i tecnici regionali e quelli del Consorzio di bonifica 3 Medio Valdarno, per fare il punto sugli ultimi eventi alluvionali del mese di novembre e studiare le azioni da mettere in campo per risolvere le criticità rimaste sul territorio della piana. L’incontro presieduto dall’assessore regionale all’ambiente Federica Fratoni era stato richiesto da Legambiente Quarrata insieme all’assessorato al rischio idrogeologico del Comune di Quarrata al fine di risolvere la problematica delle acque basse e dei continui allagamenti di via Brana e di via del Falchero, strade del comune di Quarrata confinanti con il comune di Pistoia. 

Alla riunione erano presenti: Federica Fratoni (Assessore all’Ambiente della Regione Toscana), Daniele Manetti, Massimo Gori, Raffaele Persello, Raffaele Falanga (Legambiente Quarrata ), l’ingegnere Marco Masi (Genio Civile Valdarno Centrale), il Direttore Iacopo Manetti, l’ingegnere Francesco Piragino (Consorzio Medio Valdarno), Gabriele Romiti ( assessore Rischio Idrogeologico Comune di Quarrata), Gabriele Giacomelli (vicepresidente della Provincia di Pistoia), Alessio Bartolomei (assessore Rischio Idrogeologico Comune di Pistoia) e Angelo Biagini ( responsabile Protezione Civile comune di Pistoia).

Durante l’incontro era presente anche l’assessore regionale Fratoni

“Come comunicato anche ai rappresentanti di Legambiente Quarrata, presenti all’incontro con Daniele Manetti che ringrazio per la collaborazione e l’attività di presidio e vigilanza sul territorio – ha detto l’assessore all’ambiente Federica Fratoni – nell’incontro sono state individuate alcune possibili opzioni per aree di stoccaggio delle acque, sulle quali adesso dovranno essere svolte delle verifiche tecniche e approfondimenti da parte degli uffici”.

“L’assessore Federica Fratoni – ha detto Daniele Manetti — ha incaricato il Genio Civile di trovare un terreno adeguato per fare una cassa di compensazione nel Comune di Pistoia, per tutte queste acque basse alluvionali provenienti dal territorio pistoiese che poi confluiscono in Via Brana e sembra per tutti la soluzione più valida e tecnicamente ed ambientalmente corretta.

Per via del Falchero verranno studiate ulteriori soluzioni con il progetto del secondo lotto per la regimazione ed il riassetto idraulico del fosso Ombroncello, completamente finanziato e da costruire interamente nel territorio pistoiese.

Inoltre l’assessore regionale Fratoni ha chiesto la collaborazione del Comune di Pistoia e del Consorzio Medio Valdarno, di Legambiente Quarrata e dei cittadini alluvionati per continuare questo percorso partecipativo e finalmente trovare una soluzione per via Brana con una cassa di compensazione ed i finanziamenti per renderla operativa in tempi ragionevoli, che dovrebbero essere di circa un anno”.

La riunione tecnica con amministratori e tecnici coinvolti fa seguito ad alcuni incontri fatti da Legambiente nel novembre scorso direttamente sul posto dopo le recenti alluvioni che hanno visto allagate via Brana e via del Falchero, sopralluoghi a cui ha partecipato tra gli altri anche l’assessore regionale Federica Fratoni

Un momento dell’incontro

“Come Legambiente Quarrata  — continua Manetti — porteremo avanti il problema in collaborazione con gli enti pubblici e i cittadini finchè non sarà trovata una soluzione corretta. Due alluvioni in quindici giorni possono anche bastare. I residenti giustamente sono stanchi. Queste alluvioni ormai sono ripetitive e ricorrenti da anni nelle stagioni autunnali ed invernali ed una è avvenuta perfino in estate nel mese di luglio ed a scoppio ritardato; infatti le acque alluvionali arrivano nella strade e nelle case dei cittadini di via Brana e via del Falchero, dopo molte ore che è iniziato l’evento alluvionale”.

“Il nostro comune — conclude — grazie alle ingenti opere contro il rischio idraulico realizzate negli anni passati (circa 18 milioni di euro) è riuscito a scongiurare danni nelle frazioni della piana (da Olmi a Caserana fino alla Catena). È importante che ora anche il comune di Pistoia faccia la sua parte contribuendo alla messa in sicurezza del territorio”. 

Andrea Balli

[andreaballi@linealibera.it]

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