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PISTOIA. Depositata la richiesta di archiviazione al Gip sull’esposto delle associazioni ambientaliste relativo all’inquinamento riconducibile verosimilmente all’uso di pesticidi nella prossimità del bacino di acqua idropotabile della Cava Briganti.
Le associazioni si riservano di valutare i termini per una eventuale opposizione al decreto del 27 scorso. Il ricorso presentato alla fine dell’anno 2014 e firmato da Simone Bartolini (Legambiente Agliana) Paola Gelli (Comitato per la Chiusura dell’inceneritore di Montale) e Alceste Murri (Wwf-Pistoia) è il seguente:
Risulta agli esponenti per la segnalazione di alcuni cittadini che in Agliana è presente un bacino di acqua idropotabile denominato “cava Briganti”. Detto bacino è certamente impegnato per l’accumulo di acqua da destinarsi ad uso acquedottistico e perciò richiede una fascia di protezione da attività che potrebbero essere causa di inquinamento (mappa planimetrica allegata.
Il quotidiano on-line LINEE FUTURE, si è occupato della circostanza e ha pubblicato una notizia del corrispondente di Agliana, che ne ha curato la raccolta di informazioni. Appare evidente la presenza di vivai nella prossimità della perimetrazione del bacino, con una chiara utilizzazione di sostanze diserbanti e concimanti sintetici, che hanno un possibile effetto di inquinamento per il naturale dilavamento delle acque all’interno di detto bacino.
Dopo l’articolo, è stata provveduta una ulteriore segnalazione al Sindaco e i ricorrenti chiesero un colloquio dedicato con l’Amministrazione per la vicenda di fattispecie sollecitando un interessamento tempestivo e utile all’accertamento del caso, denunciando anche la presenza di una cartellonistica superata e la mancanza di cartelli aggiornati alle recenti disposizioni normative e al regolamento di igiene comunale.il Sindaco ha negato l’incontro, proponendogli però di fare una corrispondenza cifrata per rispondere alle sue domande, in modo impersonale e indiretto. Tale iniziativa è stata ritenuta insoddisfacente e indirettamente “confessoria” di una volontà dell’Amministrazione di non svolgere alcun argomentazione in merito.
Dopo aver inutilmente atteso un ulteriore periodo, nessuna notizia perveniva al denunciante che, nel frattempo, sollecitava l’Ufficio ambiente nella persona del Funzionario responsabile Ing. Massimo Giorgi che, rispondeva con mail dedicata .La vicenda, evidenzia la presenza di attività che sono certamente esposte alla dispersione di sostanze tossicologicamente pericolose, indotte dall’uso dei diserbanti e concimi impiegati nei vivai che sono ubicati a distanza assai inferiore ai 200 metri dal bordo del bacino: ciò rappresenta una potenziale violazione dell’art. 131 del Regolamento di Igiene Comunale, Titolo VIII;Persona informate sui fatti sono: sig.xxxxx, residente a xxxxxxx, via xxxxxxx, e l’Agente di Polizia P.le Pierluigi Palandri, con recapito XXXXXXXXX;
Per quanto sopra rappresentato si provveda a fare esposto denuncia affinché la Procura della Repubblica di Pistoia possa verificare se nei fatti in premessa sussistano reati e/o omissioni, aggravati anche dal fatto che quanto accaduto potrebbe rappresentare sia un ipotetico danno sanitario e/o ambientale (sversamento di sostanze chimiche in prossimità di bacini idropotabili) oltre a eventuali responsabilità dei soggetti che potrebbero aver utilizzato prodotti altamente tossici in aree interdette dal Regolamento di Igiene.
Gli scriventi chiedono di essere tempestivamente avvisati in caso di eventuale richiesta di archiviazione, facendo riserva di costituirsi parte civile in un eventuale procedimento penale.
[Alessandro Romiti]
5 thoughts on “acquedotto. RICHIESTA ARCHIVIAZIONE DI ESPOSTO SUI PESTICIDI”
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