ACQUERINO. Dopo Dieci racconti sambucani del 2015, Maurizio Ferrari torna a scrivere della sua Sambuca, anzi Sambuga con la “g”, così come viene pronunciata il quella terra di confine tra Toscana ed Emilia, dove dialetto e cultura, storie e tradizioni si compenetrano le une e nelle altre, filtrate attraverso il setaccio fino dello scorrere inesorabile ma lento del tempo e facendone un “unicum” e un mondo chiuso, così come lo ha definito lo stesso autore.
Come nella precedente opera vengono presentati altri racconti e storie realmente vissute, in modo che il lettore possa immergersi e riscoprire lo spirito e il vivere della e nella montagna, sospesa tra un passato duro ma fiero e un futuro incerto.
Il volume sarà presentato in una “conversazione con l’autore” domenica 6 agosto alle ore 18 al Centro Educazione Ambientale della Riserva Statale dell’Acquerino, nell’ambito della rassegna letteraria Lettera Appenninica.
A seguire alle ore 20, tutti a cena, con prenotazione obbligatoria entro venerdì 4 agosto, da Agricola Iori con un menù a base di: risotto ai funghi, affettati misti e formaggi, crostata acqua vino e caffè, costo 18 euro.
[Marco Ferrari]