La domanda di partenza è: cui prodest? È intervenuto anche Fabio Zita, architetto ex dirigente settore Via, con un interessante contributo (vedi il video finale a 1:05:55).
Riportiamo alcune note tratte dal profilo facebook del M5S toscano.
Diego De Lorenzis (deputato M5S commissione Trasporti): «L’ampliamento dell’aeroporto di Firenze è un progetto non solo insostenibile dal punto di vista ambientale ma con costi in costante lievitazione e non meglio specificati. Un’operazione sottoposta attualmente alla Valutazione di impatto ambientale e che comprometterà l’ecosistema dell’area».
Alfonso Bonafede (deputato M5S commissione Giustizia): «La nostra presenza qui testimonia che il problema dell’aeroporto, che non ha ancora un progetto esecutivo ma solo un masterplan che è una cosa ben diversa, è un problema nazionale non locale. È un progetto che pesa direttamente sulle nostre tasche, voluto dal presidente del Consiglio per esigenze sue, e che scontiamo tutti noi. L’aeroporto di Firenze è stato contestato dall’Università di Firenze sotto vari profili, da quello ambientale a quello economico».
«Consiglio al milione di cittadini che vive in zone sottoposte a dissesto idrogeologico di fare una donazione alla fondazione Open, hai visto mai che ricevono in cambio opere utili? Voi cittadini di Firenze sapete bene come amministrano la cosa pubblica: c’è un buco enorme in comune che deriva da quando il sindaco era Renzi.
«Tanto che sembra sia impossibile vedere gli scontrini dell’ex sindaco. Stesso motivo per cui hanno chiesto le dimissioni di Marino. Serve una legge sul conflitto di interessi e sul finanziamento privato ai partiti. Mettere un tetto massimo da 5mila euro. Solo così si potrà arginare questo sistema di marchette».
Paolo Baldeschi (Università di Firenze): «Provocherà una serie di problematiche. Innanzitutto per la direzionalità dei voli. Ci è stato detto che sarà monodirezionale in direzione Prato ma guardando le tabelle allegate alla Via, il 20% degli atterraggi in direzione Firenze e 16% decolli in direzione Firenze. Non c’è chiarezza. Ma ci sarà anche un danno al sistema idrografico e idraulico. È un tema questo su cui è difficile far parlare e discutere, figuriamoci avere progetti esecutivi inesistenti. E il presidente della regione cosa fa? Il Ponzio Pilato. Vuole istituire un Osservatorio, ma a cosa serve? C’era un osservatorio anche per il Mugello il che non ha evitato di comportare questo danno».
Gianfranco Ciulli (Comitati per la salvaguardia della Piana): «La commissione Via che ha cassato l’aeroporto di Treviso che ha un decimo dei decibel dell’aeroporto di Firenze: voglio sapere, come fa ad autorizzare questo progetto? Noi abbiamo fatto esposto a Unesco su questione aeroportuale. Da ieri è partita ufficialmente la richiesta di procedura di infrazione alla Commissione europea per aiuti impropri di stato all’aeroporto di Firenze. Firenze non è solo patrimonio Unesco, è valore unico ed esclusivo valore universale. C’è la possibilità di errore su un milione per i voli che passeranno, sfiorandola, sopra Firenze. Chi si prende questa responsabilità?».
Diffida e esposto del Movimento 5 Stelle sono disponibili al seguente link.

Inoltre sulla pagina facebook del giovane esponente di punta del movimento pentastellato è comparsa una pungente riflessione sulle priorità nella destinazione della spesa pubblica italiana e sul legame tra lobby e il Bomba-Renzi.
Col senno di poi Berlusconi in confronto pare in effetti un francescano. Ecco il testo:
Perché si fanno opere inutili? Molti dicono: “perché abbiamo politici incompetenti e sprovveduti”. Ma secondo me definirli così significa dargli un alibi.
Pensiamo all’aeroporto di Firenze: dall’Unione Europea ai tecnici regionali si sono espressi tutti sull’inutilità e la pericolosità dell’investimento, tra l’altro i vicini aeroporti di Bologna e Pisa sono già a basso regime passeggeri. Eppure il Governo va avanti, anche rischiando la procedura d’infrazione dall’Ue. Perché Renzi vuole regalare a tutti costi 150 milioni di euro a quella struttura?

La risposta è negli elenchi di chi gli finanzia la campagna elettorale. Andate a guardare chi c’è nella società che gestisce l’aeroporto fiorentino e poi guardate se trovate le stesse aziende negli elenchi dei finanziatori della fondazione “Open” con cui il Presidente del Consiglio si paga la Leopolda e i comizi elettorali.
Scoprirete che la “Internacional America” e la “Ahia Airlines” a metà 2014 hanno dato a Renzi 50.000 euro.
Pochi mesi dopo il Governo ha stanziato 150 milioni di euro per l’aeroporto in cui fanno affari proprio queste due società. E chi è il Presidente della società che gestisce l’aeroporto? Marco Carrai, uno dei membri della fondazione Open, fedelissimo del premier e procacciatore per lui di finanziatori.
Ora capite a chi sono utili le opere inutili? Sono il metodo dei partiti per rimborsare – con soldi pubblici – chi gli finanzia la campagna elettorale.
Con 150 milioni di euro si potrebbe affrontare il problema delle barriere architettoniche per i disabili o dare più strumenti alle forze dell’ordine. Ma l’emergenza per loro è sfamare le lobbies.
Altrimenti dove li trovano i soldi per la loro costosissima e ipocrita propaganda? No di certo tra i loro iscritti che scappano sempre di più. Forse le famiglie con disabili e poliziotti devono fare una donazione alla Fondazione Open per essere ascoltati?
Vedi anche: Video conferenza-denuncia (intervento di Fabio Zita 1:05:55)
E cosa dire di quell’opera che serve solo come “stipendificio” della politica, per dirla con le parole intercettate nell’inchiesta che ha portato agli arresti dell’ex super dirigente del ministero dei Trasporti Ercole Incalza? http://www.movimento5stelletoscana.it/tav-firenze-il-m5s-incontra-idra-e-scende-in-campo-contro-lopera/
Afferma l’architetto Fabio Zita (Reg. Toscana): “noi tecnici non abbiamo mai detto che un progetto non va fatto, non compete a noi. Il primato della politica è giusto e deve essere rispettato; ai tecnici compete in scienza e coscienza andare a spiegare ai politici quali sono i rischi che si corrono e le eventuali soluzioni che possono essere trovate. La politica, nel suo primato, ha il diritto di dovere di decidere, in fondo, nel bene o nel male, assumendosi le responsabilità, avendo però dai tecnici avuto tutti i documenti necessari per arrivare ad un giudizio compiuto”. Rileggete qui su Quarratanews chi è e cosa ha fatto Fabio Zita: Piero Giovannelli hamesso insieme alcuni utili spunti http://quarratanews.blogspot.it/2013/09/quando-il-presidente-rossi-caccio.html
http://quarratanews.blogspot.it/2012/07/repower-enrico-rossi-e-le-grandi.html