aeroporto. ADF CHIEDE AIUTO ALLE LOBBY

Atterraggio a Peretola

FIRENZE-PRATO. Lo avevamo ben chiaramente capito da tempo che l’aeroporto di Firenze non aveva e non avrà le “carte in regola” per essere costruito: manca la “Via” cioè la Valutazione di impatto ambientale; e non lo diciamo noi, ma il Ministero e Fabio Zita che, sull’argomento non ha molti competitori, magari ha molti antagonisti politicizzati.

Non ci interessa entrare nel merito della faccenda, ma è di preminente rilevanza il come, dopo le denunce di Zita e delle associazioni ambientaliste guidate da Gianfranco Ciulli, appaiono improvvisamente sul teatrino del mainstream i molto convincenti presidenti delle associazioni degli industriali di Prato (Andrea Cavicchi) e Firenze (Luigi Salvadori) che hanno un argomento convincente, anzi persuasivo, che ribalta la Via (mancante), il parere del Ministero e dell’autorevole Architetto Fabio Zita, di Gianfranco Ciulli e di tutti i Comitati che si oppongono.

L’argomento è dato dalla minaccia più trasversale, autoreferenziale e convincente possibile: i licenziamenti degli operai delle industrie del territorio.

Fabio Zita fu tolto di mezzo da Enrico Rossi a causa della Tav fiorentina

Ma la parte più eloquente, sul pensiero mainstream di rossian-nardelliana imposizione, è stato il Museo dell’opera del Duomo che anche quest’anno annuncia come gli incassi sono cresciuti in maniera record per l’Opera di Santa Maria del Fiore, richiedendo chiaramente un supporto infrastrutturale logistico essenziale: il nuovo aeroporto.

A niente rileva se il raddoppio del fatturato è stato conseguito comunque, anche con l’attuale aeroporto Vespucci che, quindi, giustifica il successo del museo a prescindere dallo scalo in discussione.

Niente rileva se il nuovo aeroporto è un pericolo per il territorio, cioè per i residenti e per i trasportati dei voli: questo aeroporto, s’ha da fare e basta. A ogni costo.

Così hanno deciso il granduca Rossi e i suoi vassalli: le organizzazioni si allineano ubbidienti, ipocritiche e indifferenti: anzi, più esattamente, disinteressate agli aspetti della sicurezza della gente.

[Alessandro Romiti]

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