FIRENZE. [a.r.] Il Coordinamento dei Comitati per la piana Po/Pt rinnova e rilancia le denunce di irregolarità dell’aeroporto di Peretola, registrando anche il plauso dell’Unesco che, in una lettera firmata dal direttore Mechtild Rossler assicura la sua attenzione alle criticità denunciate anche a vari organi dello Stato.
La vicenda appare paradossale e davvero incomprensibile, riguardando la mancanza di autorizzazioni dell’aeroporto che da sempre, si troverebbe in una posizione di sostanziale illegittimità, con la minaccia per i cittadini residenti e i viaggiatori trasportati.
Sulle questioni proposte dal Coordinamento dei Comitati, tutte le agenzie e autorità interpellate sembrano tenere un atteggiamento di indifferenza, aprendosi una divaricazione che non può dirsi che preoccupante per le gravi lacune denunciate che sarebbero a investire la sicurezza aeroportuale e la salute della cittadinanza.
Se il Coordinamento dei Comitati fosse in errore, perché non viene smentito o rettificato? La Magistratura è stata coinvolta – ci dice Gianfranco Ciulli – insieme al Prefetto di Firenze che hanno già recepito più di un esposto-denuncia, trovandoci impegnati oggi anche sul fronte amministrativo con un nuovo ricorso al Tar regionale.
Questo il comunicato ricevuto che termina con un appello ai cittadini residenti nelle zone limitrofe all’aeroporto di Peretola:
La scorsa settimana sono stati presentati al Prefetto di Firenze e al Procuratore Capo presso la Procura della Repubblica di Firenze esposti per informare le autorità competenti che l’attuale Aeroporto non è a norma di legge.
Tale decisione è stata presa dopo aver verificato, in base alla documentazione in nostro possesso e consegnata alle autorità, delle pesanti omissioni relative agli obblighi precettivi del Decreto di VIA 0676/2003, che sulla base di reiterate situazioni come questa prevedono anche la chiusura e/o il forte ridimensionamento dell’aeroporto.
Le prescrizioni tuttora vigenti, come dichiarato dal Ministero dell’Ambiente, non sono afferibili solo alla parte infrastrutturale delle opere ma riguardano anche gli aspetti ambientali e di tutela della Salute pubblica, a fronte delle quali è stata implicitamente accettata dagli organi proposti al controllo, una gestione operativa volta allo sviluppo aeroportuale incondizionato, senza le opere compensative e mitigative previste nel Decreto di Via (Valutazione Impatto Ambientale).
Queste prescrizioni “precettive” sono disgiunte da quelle infrastrutturali a fronte delle quali qualcuno oggi cerca disperatamente di coprire le proprie responsabilità sui mancati controlli.
Infatti le prescrizioni ambientali erano “prerogativa” indispensabile per la tutela della Salute pubblica tramite cui il Decreto di Via autorizzava alla gestione e allo sviluppo aeroportuale, basti solo pensare alle delocalizzazioni delle abitazioni con termini sulla pista (attuate per l’Aeroporto di Pisa in Via Carrareccia, e negate a Firenze nonostante il Decreto di Via).
Viste le pesanti e certificate omissioni, si invitato i Cittadini di Peretola/ Brozzi/Quaracchi a valutare azioni di responsabilità verso i soggetti inadempienti, mettendo a disposizione il team dei legali per eventuali consulenze e/o inizio di azioni risarcitorie per i danni subiti.
[comunicato stampa – coordinamento comitati della piana di Po/Pt]