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FIRENZE. A seguito della richiesta di Tommaso Fattori, capogruppo di Sì. Toscana a Sinistra, è stata convocata per martedì 25 novembre alle ore 9:30 una seduta straordinaria d’urgenza del Consiglio regionale sul tema dell’aeroporto fiorentino.
“Vogliamo confrontarci con la maggioranza e chiedere una posizione chiara al Pd e all’intero Consiglio regionale” afferma Fattori. “Dopo la clamorosa stroncatura della nuova pista da parte dei tecnici della regione e la bocciatura del progetto da parte dell’Università di Firenze, è ora di mettere tutte le carte sul tavolo. È l’ora della responsabilità.”
Il capogruppo di Sì aggiunge: “lo studio dettagliatissimo dell’Università mostra come la nuova pista sarebbe l’unica al mondo ad essere perpendicolare rispetto ai venti prevalenti e svela che l’unico numero portato per giustificare la nuova pista dal punto di vista tecnico, il così detto coefficiente di utilizzazione (Cu), sarebbe stato inventato e calcolato in modo fraudolento da Enac. Né viene calcolato e valutato l’impatto degli inquinamenti atmosferici ed acustici su Firenze, considerato che ormai è stato ammesso un certo numero di sorvoli sulla città. Per di più, il polo scientifico dell’Università rientra pienamente nella zona di rischio della nuova pista”.
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Aggiunge Fattori “alla bocciatura dell’Università si è sommata quella degli uffici tecnici della regione. Il nucleo di valutazione Impatto ambientale della regione Toscana (Nurv) ha affermato che tali e tante sono le criticità, le incoerenze urbanistiche e le incompatibilità che non è assolutamente possibile esprimere un parere positivo sul progetto, che viene così rigettato.
“Insomma, il progetto fa acqua da tutte le parti e non c’è un solo aspetto che possa salvarsi, dai livelli di rumore alla cantierizzazione, dalle emissioni degli inquinanti in atmosfera alle vibrazioni e radiazioni elettromagnetiche con conseguenti rischi per la salute pubblica, dalla deviazione del Fosso Reale e dal rischio idrogeologico alle terre di scavo, dalla viabilità all’impatto sul parco agricolo della Piana, fino alle criticità per i siti Unesco e le aree lacustri”.
Commenta Fattori “a questa massa di critiche che fanno a pezzi il progetto, il presidente di Enac ha risposto insolentendo i tecnici della regione. Un comportamento inaccettabile quello di Vito Riggio, che insulta chi sta facendo seriamente il proprio lavoro, tutelando l’interesse della collettività. Il presidente della regione Rossi, invece di difendere i propri uffici tecnici che esprimono rilievi nella legittima sede istituzionale, si appresta a varare una delibera di giunta in contrasto con il loro parere, un fatto gravissimo.
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“Né il presidente della regione risponde nel merito delle criticità sollevate ma cambia semplicemente discorso, facendo dichiarazioni sulla lottizzazione di Castello. Il fatto è che Rossi, dopo aver negato il processo partecipativo sull’aeroporto che pur sarebbe stato obbligatorio, in quanto esplicitamente previsto dall’integrazione al Pit votata in consiglio, adesso si schiera addirittura a favore della pista da 2400 metri. Carrai e Renzi, evidentemente, gli hanno fatto cambiare idea anche su questo”.
Conclude Fattori “in maniera irresponsabile e contro tutti i pareri tecnici si va avanti a testa bassa verso la realizzazione di un’opera dannosa, pericolosa e costosa, quando sarebbe bastato rafforzare l’aeroporto di Pisa, collegandolo più efficacemente con il resto della regione e mettendo in sicurezza il city airport di Firenze. Il consiglio regionale, convocato d’urgenza il 25 novembre, può chiudere una brutta pagina e aprirne una nuova. Nella piana c’è qualcosa di molto importante su cui si dovrebbe virtuosamente investire: si chiama polo scientifico dell’Università, si chiama ricerca e si chiama parco agricolo”.
[sì toscana a sinistra]
Il comportamento di Rossi, nei confronti dei componenti del NURV e del loro lavoro, se sono vere le parole di Fattori, è stupido, arrogante, disonesto, e non sarebbe la prima volta (vedi il caso di Fabio Zita che si era permesso di cantare fuori dal coro per quanto riguardava le terre di risulta della TAV). Se continua così, con il primo politicante ignorante ed arrogante che si permette di stravolgere, quando gli fa comodo, le risultanze dei lavori di una commissione, un nucleo, ecc, di carattere tecnico, viene da dire: a cosa servono i tecnici? Solo ad essere utilizzati come paravento e foglie di fico?
Spero a questo punto, quasi di sicuro invano, che si muovano i sindacati, questa volta, gli stessi che non mossero un dito in favore di Zita. Ed anche qualche dirigente dovrebbe muoversi, ma quella sì che è speranza ancora più vana, se si pensa a quanti “servi dei padroni” allignano nella classe dirigenziale della Regione Toscana.
E naturalmente, spero, con molta fiducia, che si muovano anche i 5 Stelle, e di brutto, per portare a conoscenza di tutti questo porcaio.
Infine, una parola anche per il sig. Vito Riggio da Barrafranca, provincia di Enna: sarebbe il caso di far capire a questo signore che la Toscana non intende tollerare, né piegare il capo davanti ad avvertimenti e minacce forse normali ed in voga nelle terre di cui è originario, ma certamente non qui, almeno per ora.
E se c’è materiale per poter querelare questo signore, coraggio! Chi è stato eventualmente insolentito o minacciato, si faccia avanti.
Piero Giovannelli