PRATO-PIANA. In tantissimi hanno risposto all’appello del comitato Piana Sana per lo sviluppo sostenibile della piana di Firenze, Prato, Pistoia, che ieri sera al teatro parrocchiale di Capalle, a Campi Bisenzio, è riuscito a radunare circa 150 persone tra le quali c’era qualcuno arrivato anche da Pisa.
Raccontare una verità diversa da quanto emerso finora, all’indomani della decisione di Enac di proseguire con l’ampliamento di Peretola con una pista di 2400 metri, è il motivo principale della convocazione dell’assemblea andata avanti per oltre due ore. Dopo aver ripercorso le tappe della vicenda che ha portato a dire di sì allo sviluppo dello scalo fiorentino, sottolineando che si tratta di «un enorme spreco di soldi pubblici per interessi privati» oltre che di una «futura causa di inquinamento per vaste zone residenziali», Paolo Lombardi del Comitato Mente Locale della Piana ha lanciato una petizione affinché venga accolta la richiesta di far eseguire uno studio sull’impatto ambientale dell’infrastruttura da un ente super partes.
La raccolta firme, iniziata ieri sera a margine dell’assemblea, ha già raggiunto un buon risultato: una migliaio di sottoscrizioni, tra quelle sul web e quelle su carta. Dopo aver elencato una serie di criticità che gravano già sulla piana, Maria Rita Signorini dell’associazione Italia Nostra per la tutela del patrimonio, storico artistico e naturale, ha esortato i cittadini dei comuni coinvolti a reagire: «Scendete in piazza e fate pressione sui sindaci prima che sia troppo tardi». È stato Andrea Biagioni del Comitato Nodo a Nord-ovest (Peretola e Brozzi) a introdurre il tema del rumore ripreso anche da Mario Vannucchi, pilota civile chiamato a illustrare lo scenario che si profila per gli abitanti che si trovano sulle rotte di decollo e atterraggio.
«Come prima cosa ogni 8-10 minuti bisognerà fare conti con un aereo in arrivo o in partenza – ha detto – e sono convinto che le compagnie aree con 90 voli al giorno faranno di tutto per risparmiare il carburante non certo per scansare i centri abitati. Senza contare che le procedure in volo sono soggette a variabili legate alla sicurezza e ad altre esigenze: questo significa che in fase di decollo un aereo può sorvolare Capalle come San Lorenzo». Gli interventi dei relatori hanno tenuto tutti incollati alla sedia fino a tardi.
A conclusione della serata, Gianfranco Ciulli del comitato per la salute della piana di Firenze, Prato e Pistoia ha sollevato timori per un potenziale grave rischio legato all’emissione di diossina da parte di due aziende (Toscochimica di Prato e Capp-plast di Campi Bisenzio), produttrici rispettivamente di prodotti chimici e materie plastiche, in caso di impatto con un aereo dovuto a incidente, visto che gli stabilimenti si trovano proprio lungo le traiettorie di volo.
«Abbiamo scritto una lettera ai rispettivi amministratori delegati, e per conoscenza anche ai sindaci, per chiedere chiarimenti in merito – ha riferito – ma non abbiamo ricevuto ancora alcuna risposta»
[comunicato piana sana]