aeroporto. ECCO IL NO DEL QUIRINALE

Estratto del decreto

FIRENZE — ROMA. La questione “Nuovo Aeroporto” di Peretola ha ogni giorno una notizia che sarebbe meritevole di trattazione, visto lo spessore di tracotanza degli Amministratori di Adf, Comune e Regione.

L’ultima performance di grande rilevanza mediatica (assicurata in grande efficienza dalla stampa organica) è stata la manifestazione promossa dalle associazioni industriali, partecipanti con tanto di sottosegretari, Sindaci e maggiordomi che, ribadivano come l’operazione Nuovo Aeroporto, s’aveva da fare: comunque e a prescindere. Tanto è il consenso popolare e il fervore delle attività produttive dell’area, rappresentate infatti dagli industriali, pragmatici per definizione.

Non c’è la Via (Valutazione Impatto Ambientale)? Qual è il problema. Lo vogliamo fare, e lo faremo!

Ci sono 142 “criticità tecniche” sui piani di sicurezza definiti da Enac (Ente Nazionale Aviazione Civile)? Quisquilie, le cancelliamo con un colpo di matita!

Marco Carrai, Presidente di Adf

Oggi 21 novembre, è pervenuto da Roma il Decreto Presidenziale (lungamente congelato negli archivi del Minambiente) che sarà definitivo, o almeno, dovrebbe esserlo, trattandosi del niet del Presidente Napolitano, firmato nel 2012 su ricorso di Adf.

Il provvedimento del Quirinale è chiamato “Decreto decisorio” ed è laconico: il ricorso di cui alle premesse è respinto.

“Respinto”, senza “se” e senza “ma” che tanto piacciono al trio Rossi/Nardella/Carrai.

Adesso, sarà interessante capire, quanto tempo sarà necessario alla stampa del palazzo per registrare il tanto solenne documento amministrativo e giudiziario e vedere quali effetti avrà sul piano dei ricorsi che sono aperti nelle varie sedi amministrative.

Il comunicato stampa si conclude con una considerazione pratica: gli organi di controllo hanno niente da dire?

Questo il Comunicato stampa dell’Associazione Vas:

Dopo le nostre continue, documentate e legittime richieste, abbiamo avuto il testo del Decreto Decisorio sul Ricorso proposto da Adf contro il Decreto di Via 0676/2003

Prendiamo atto che il Presidente della Repubblica ebbe a respingere motivatamente il ricorso avverso il decreto di Via 0676/2003 che a questo punto ha obbligo di ottemperanza, come avevamo sempre detto.

Ci corre l’obbligo visto gli allegati di porre le seguenti domande:

  • Perché il Ministero non ha mai ufficializzato tale decisione, se non oggi a seguito della nostra richiesta di accesso agli atti presentata ai sensi di legge?
  • Come mai nessuno – a quanto ci risulta dal 2012 ad oggi – ha verificato l’attuazione delle prescrizioni ivi contenute, sia per quanto concerne la sicurezza volo come per la tutela di ambiente, salute, “patrimonio Sic”.
  • Ma soprattutto, ci domandiamo nell’interesse dei sorvolati e trasportati se oggi l’aeroporto di Firenze può continuare con il flusso di movimenti previsto dal Decreto di Via 2003, senza aver ottemperato alle prescrizioni richieste, oppure debba essere previsto con effetto immediato un drastico ridimensionamento dei voli in assenza di tutele come disposto dal Decreto di Via 0676/2003 tuttora vigente, quindi con flussi aeroportuali ante Decreto di Via citato, ovvero un milione e mezzo di passeggeri!

Non sta certamente a noi fare queste valutazioni tecniche dai forti (e inderogabili) contenuti etici di governo, ma agli organi di verifica e controllo che a nostro avviso fin qui sono rimasti inspiegabilmente latitanti. 

 Ci saranno state omissioni? Starà alla magistratura valutarne l’operato visto che appena pochi giorni orsono abbiamo depositato presso la Procura della Repubblica di Firenze un ulteriore esposto in tale senso.

D’altra parte a nostro modesto avviso, se per legge e prassi consolidata il Ministero dell’Ambiente e la Regione Toscana avevano l’obbligo di verifica, come recita lo stesso Decreto di Via 0676/2003 perché ciò non è stato fatto?

Se per legge e prassi consolidata,

  • Prima di sottoporre a nuova Procedura di Via una infrastruttura vi è “l’obbligo del rispetto delle precedenti prescrizioni” che a Firenze è mancato. Questo visto che manca un documento che certifichi l’avvenuta ottemperanza ai sensi del precedente Decreto Via.
  • Se per legge e prassi consolidata in assenza di avvenute ottemperanze vi è l’obbligo di rigetto della Nuova Procedura di Valutazione (Via), anche se recentemente ripresentata in virtù del nuovo D. Lgs 104, che appare incostituzionale e difforme dagli indirizzi della stessa Direttiva UE 52/2014.
  • Se per legge e prassi consolidata in mancanza di tali “prescrizioni” lo sviluppo aeroportuale non può avere luogo (senza le compensazioni e mitigazioni previste), quindi dovrebbe ritornare a un diverso livello operativo.

Tutto ciò premesso, non essendo noi certamente i depositari di certezze assolute, ma solamente attenti e scrupolosi verificatori del rispetto delle procedure di valutazione, qualcuno a questo punto dovrà obbligatoriamente rispondere nel merito delle questioni sollevate, soprattutto sulla correttezza endo procedimentale degli atti e delle valutazioni.

Coordinamento Comitati per la Salute della Piana di Prato e Pistoia

Associazione Vas Vita Ambiente e Salute Onlus

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