FIRENZE. L’autotutela amministrativa è una procedura con la quale la Pubblica Amministrazione può risolvere i potenziali conflitti, magari anche attuali, relativi ai suoi provvedimenti o alle sue pretese.
In questi casi la Pubblica amministrazione interessataè il M.I.T. (Ministero delle Infrastrutture e Trasporti) che interviene unilateralmente con i mezzi amministrativi a sua disposizione (salvo ovviamente ogni sindacato giurisdizionale), tutelando autonomamente la propria sfera d’azione in un regime autarchico, annullando il Decreto 6674 del 15.4.19.
Il fondamento si rinviene pertanto nella potestà generale che l’ordinamento riconosce ad ogni pubblica amministrazione di intervenire unilateralmente su ogni questione di propria competenza (e, nella fattispecie, è stata sancita anche con un provvedimento di Decreto Presidenziale del Presidente della Repubblica del 2003).
Rileva – interessantemente – che, per connessione di causa/effetto, dovrà essere annullato e revocato anche il Decreto di Via 377 emesso dal Ministero in Conferenza di servizi e disposte le misure di adeguamento dell’aeroporto con il rispetto del Decreto Presidenziale del 2003: una montagna di soldi, certamente non prevista dalla società Toscana Aeroporti.
Il Comitato ambientale oppositore Vas, ci trasmette l’atto accompagnato da questo comunicato:
Questo è il primo passo, ora aspettiamo in regime di auto tutela la revoca del Decreto VIA 377 e la messa in sicurezza del Vecchio Aeroporto con il rispetto del Decreto 0676/2003” certificato anche dal Decreto Decisorio del Presidente della Repubblica con annesso parere del Consiglio di Stato”.
Una bella gatta da pelare per i fautori del progetto del nuovo aeroporto di Firenze, che si vedono aprire improvvisamente una voragine sotto i piedi.
Alessandro Romiti
[alessandroromiti@linealibera.it]