FIRENZE. Sul teatro di Peretola, ecco che arriva, entrando a gamba tesa, il governatore Rossi.
Sulle dichiarazioni di Rossi, risponde il Coordinamento dei Comitato Piana Sana che protesta duramente con la stampa organica che sembra “non vedere e non leggere” gli atti.
Questo il comunicato stampa che abbiamo ricevuto:
Partiamo proprio dall’ultimo nome per chiarire come Rossi sia in qualche modo fra l’incudine ed il martello, addirittura ripetendo un “insostenibile” refrain: ripetendo in modo ossessivo la balla che la nuova Pista migliorerà l’Ambiente.
Non si sa da dove si sia sognato tali fantasie, visto che i tecnici (e non il politico Rossi che non ha queste competenze e conoscenze) del Nucleo Regionale di Via (Valutazione Integrata Ambientale) hanno sentenziato nei loro report “incompatibile” che significa semplicemente che non si può “costruire o procedere” a dispetto di quello che Rossi vuol propinare ai cittadini con l’appoggio della carta stampata che non legge, ma assevera!
La seconda questione è la Via, la quale è da tutti frementemente attesa, sulla quale si dimenticano volutamente le modalità attuative ed il percorso fin qui fatto per la stessa:
– Anno 2015: emendamento legge stabilità, dove si permetteva a Firenze di non effettuare la procedura di VIA (quindi contra legem)
– Anno 2016: parere di Via “politico”, positivo, “tecnico” negativo (avrebbe permesso di superare tutti i paletti se il referendum fosse passato).
– Anno 2017: dopo un anno (mai successo in Italia prima di oggi) i Ministri non firmano il decreto di Via sulla base del precedente parere, ma qualcuno si inventa una nuova procedura con un D. lgs (il numero 104) che permette un’altra commistione: la Via deve essere positiva e favorevole a tutti i costi, a dispetto anche dei santi (commissioni tecniche ndr).
Fortunatamente il Decreto è stato impugnato presso la Corte Costituzionale da diverse Regioni (ma non la Toscana) e in sede di Comunità Europea, per improprio ed errato recepimento della direttiva UE 52/2014.
Tutto regolare, come da copione!
Il terzo punto sta nel sondaggio. Avete mai visto un sondaggio commissionato da un soggetto privato, che sia sfavorevole allo stesso soggetto (privato) visto che paga il conto? Noi francamente no! Ci basterebbe anche un solo caso d’archivio, ma non lo troverete.
E allora ai giornalisti quì in copia chiediamo di verificare su quale campione di intervistati tale 62% di favorevoli si basa, perché fossero anche 10.000 ( ma abbiamo forti dubbi, visto le nostre verifiche interne) eticamente e deontologicamente non si può certo “sparare” e dire – generalizzando – che il 62% dei cittadini è favorevole perché lo studio dovrebbe allora aver intervistato almeno 350.000 persone a Firenze circa, Campi B. 35.000, Sesto Fiorentino 50.000, ovvero almeno 270.000 cittadini, che avrebbero espresso il loro assenso alla nuova pista pari in numero di 269.700 circa, nella percentuale indicata del 62%.
Il resto, son chiacchere da bottega!
[coordinamento comitati per la salute della piana di prato e pistoia]