affaire galligani. LA RETE ANTIFASCISTA PISTOIESE S’INDIGNA: «ORA FUORI ANCHE DAL CONSIGLIO!»

«In gioco sono i valori e la dignità della nostra città» sostiene la Rete Antifascista Pistoiese

NON C’È PACE TRA GLI ULIVI


 

LORENZO GALLIGANI ha annunciato questo pomeriggio le sue dimissioni da capogruppo di Fratelli d’Italia, ma non da consigliere comunale.

Un “passo indietro” annunciato in poche righe, con argomentazioni a dir poco deboli, ancora una volta senza traccia di scuse per il contenuto del suo intervento. Come se il problema fossero i toni “provocatori” e non i concetti espressi, l’aver evocato una sorta di pulizia etnica su base razziale, familiare, religiosa.

Apprendiamo anche, dallo stesso Galligani, che il Sindaco Tomasi avrebbe chiesto fin dal primo momento le sue dimissioni.

Peccato allora che lo abbia fatto riservatamente e che in Consiglio comunale, di fronte alla città, abbia sminuito la gravità della vicenda, accontentandosi delle presunte scuse sincere che avrebbe raccolto da Galligani in privato.

La degna rappresentanza delle istituzioni democratiche di una città medaglia d’argento al valor militare per la resistenza non è affare privato di una cerchia di amici.

Sicomoro. Non lasciamoci ingannare dai fiori

Non ci si può permettere di non dare risposte all’indignazione della città nella sede deputata a farlo, il Consiglio comunale, pensando di poter risolvere la questione, in un secondo momento, sostituendo il capogruppo di Fratelli d’Italia (che è affare solo di quel partito) e nella perdurante assenza di una presa di posizione chiara da parte del Sindaco.

In gioco sono i valori e la dignità della nostra città.

Chi siede in Consiglio comunale rappresenta Pistoia, e non può sedervi chi ha scritto quelle parole e auspicato lo sterminio di familiari fino al sesto grado di rapitori, mediatori e santoni, appellati come “subumani”, con termini propri dell’ideologia nazista.

Per questo come Rete Antifascista Pistoiese, con una posizione comune di tutte le associazioni e i partiti aderenti, chiediamo le immediate dimissioni dal Consiglio comunale di Galligani e una presa di posizione pubblica del Sindaco Tomasi – che ricordiamo essere anche presidente del Comitato unitario per la difesa delle istituzioni repubblicane – da cui ci attendiamo di sapere se ritiene che chi ha espresso quei concetti, per altro smentiti nella forma e mai nel contenuto, possa continuare a sedere in Consiglio comunale e a far parte della sua maggioranza.

Invitiamo le associazioni e i partiti che condividono il documento ad aderire alla petizione con la richiesta di dimissioni dal Consiglio Comunale del Galligani.

Rete Antifascista Pistoiese


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