FIRENZE. Una legge che favorisce il nero e che annulla di fatto il confronto avviato un anno fa con gli operatori del settore. I rappresentanti del mercato degli affitti turistici bocciano su tutta la linea la nuova legge sul turismo approvata dalla Giunta regionale toscana.
L’associazione nazionale Property Managers Italia dei professionisti del vacation rental, la gestione di immobili a fini ricettivi, si dichiara pronta a ricorrere al Tar qualora il testo venisse approvato così com’è dal Consiglio regionale della Regione Toscana.
Il mercato degli affitti turistici del settore rappresenta 12 mila case soltanto nell’area metropolitana fiorentina con un fatturato intorno ai 100 milioni di euro ogni anno.
Dito puntano contro il limite dei 90 giorni l’anno per le locazioni brevi, ossia inferiori ai 7 giorni, l’obbligo di aprire la partita Iva e il divieto di intermediazione da parte delle agenzie immobiliari.
“Nell’ultimo anno – dichiara Lorenzo Fagnoni, referente Property Manager Italia per la Toscana – abbiamo lavorato con la Regione per far emergere il sommerso e regolarizzare il settore secondo i principi della sana concorrenza e ora ci troviamo, da un giorno all’altro, a fare i conti con un testo totalmente stravolto, con effetti disastrosi per l’economia regionale, che fa saltare il tavolo di confronto.
“Così come approvata, la norma sarebbe in palese contrasto con le leggi nazionali che regolano la locazione e la proprietà privata, con limitazioni ingiustificate all’accesso dell’attività e in contrasto con i principi della concorrenza.
“E non lo diciamo noi, ma sono parole già scritte nelle sentenze del tar del Lazio e del Veneto. È chiaro che se la Toscana dovesse andare avanti per la sua strada e il Consiglio regionale dovesse approvare il testo senza modifiche sostanziali, saremo pronti a ricorrere davanti al tribunale amministrativo”.
Gli effetti della legge sarebbero devastanti: “La repressione di un mercato in esponenziale crescita – aggiunge Fagnoni – ha come unico effetto l’aumento del sommerso e dell’illegalità. Secondo i dati sul sommerso presentati alla Camera dei Deputati su 9,5 milioni di pernottamenti a Firenze solo 4,2 sono stati registrati, con gravi impatti sulla sicurezza nazionale”.
Si stimano 8 milioni di euro di contributi di soggiorno non versati al Comune di Firenze. Queste sono le cifre del mercato nero, e la legge proposta non prende azioni per ridurlo, anzi.
Tra le conseguenze ci sarebbe anche un impoverimento delle casse comunali per una riduzioni delle entrate derivanti dalla tassa di soggiorno. La domanda sta andando chiaramente in una direzione, ma la Regione Toscana ha deciso di muoversi nel senso opposto.
Il mercato degli affitti turistici rappresenta una incredibile occasione per rivalutare il patrimonio turistico ed immobiliare, oltre che una grande opportunità di lavoro. Se il testo diventasse legge e tantissimi appartamenti non fossero più disponibili per turisti e lavoratori, ne soffrirebbe l’economia locale.
L’associazione si dichiara “pronta, ancora una volta, a dare il suo contributo alla revisione del testo, che regoli il mercato non con la repressione ma con la semplificazione e faccia emergere così, una volta per tutte, il sommerso”.
[lorenzo galli torrini]