PISTOIA. “Non si possono più tutelare i furbetti: vogliamo che le risorse vengano distribuite a chi ne ha veramente bisogno”. Un lungo lavoro delle associazioni sindacali per agevolare il mondo degli affitti nella provincia di Pistoia, grazie soprattutto ad agevolazioni fiscali.
Tra il 2015 e il 2016 le organizzazioni Uppi, Confedilizia, Sunia, Uniat e Sicet hanno rinnovato 17 accordi per contratti di locazione di altrettanti comuni della Provincia di Pistoia su un totale di 22. Si tratta di accordi territoriali previsti per legge volti alla stipulazioni di contratti cosiddetti “tre più due”, la tipologia di affitto più diffusa sul territorio.
I 17 Comuni interessati sono Pistoia, Abetone, Cutigliano, Lamporecchio, Marliana, Monsummano Terme, Pescia, Pieve a Nievole, Piteglio, Ponte Buggianese, San Marcello Pistoiese, Serravalle Pistoiese, Uzzano, Sambuca Pistoiese, Chiesina Uzzanese, Massa e Cozzile e Buggiano. “Gli accordi precedenti partivano dal 1999 fino al 2003 – spiega Davide Innocenti, segretario generale Sunia Pistoia – erano troppo datati. Per questo li abbiamo resi più moderni, soprattutto per quanto riguarda i contratti 3 più 2 che sono quelli più diffusi. Chi decide di utilizzare questi tipi di contratti avrà una tassazione più agevolata: fino al 2017 un aliquota del 10% e una riduzione dell’Imu del 25%, come previsto dalla legge di stabilità”.
“Prima abbiamo lavorato sul comune di Pistoia, dove l’accordo è stato fatto il 24 aprile 2015. Visto i buoni risultati abbiamo deciso di lavorare anche su tutti gli altri comuni – continua Innocenti – 17 su 22 comuni hanno adottato questo tipo di contratto. Larciano è in fase di attuazione, mentre rimangono fuori Quarrata, Montale, Agliana e Montecatini Terme, sui quali stiamo lavorando”.
“Intensi e collaborativi i rapporti tra i vari sindacati. L’obiettivo è abbassare i livelli dei canoni di affitto: in questo modo si agevolano sia proprietari che inquilini”.
Non solo. Il 25 ottobre scorso al ministero delle Infrastrutture è stata firmata una convenzione nazionale sugli affitti (recepita da un decreto del ministero), che fissa gli accordi generali sui contratti di locazione, accordi che verranno recepiti a livello territoriale.
“Questa convenzione arriva dopo 13 anni di attesa e per noi è importantissima”spiega il segretario generale Sunia Pistoia. In primo luogo questa convenzione inciderà sull’housing sociale, rendendolo più elastico e abbassando i canoni troppo alti. In secondo luogo i contratti di locazione potranno essere soggetti a controlli diretti al momento della stipula, anche da parte delle stesse organizzazioni sindacali, “controlli fatti anche adesso, ma senza l’esistenza di una regolamentazione e dunque poco vincolanti” spiega Massimo Chiosso, Confedilizia.
In terzo luogo, grazie alla convenzione nazionale vengono riconfermate le agevolazioni fiscali in base anche ai cambiamenti attuali: ad esempio agevolando strutture con risparmio energetico.