PISTOIA. Momenti di terrore per una coppia abitante in via della Madonna, aggredita dall’ex marito di lei in piena notte.
L’allarme è stato dato al 112 da una guardia giurata che, attorno alle 4 di questa notte, mentre stava eseguendo il suo giro di controllo in via della Madonna, si fermava per soccorrere prima un uomo e subito dopo una donna, entrambi in pigiama, a piedi scalzi e con varie ferite al volto e agli arti che attiravano la sua attenzione chiedendo aiuto.
Sul posto sono immediatamente intervenuti i militari della Radiomobile coadiuvati da altre pattuglie, che sono riusciti ad arrestare poco dopo l’aggressore, A.S., cittadino marocchino 43enne, domiciliato a Pistoia, con alcune pregresse denunce a suo carico.
L’uomo, circa un’ora prima, si era introdotto, rompendo la serratura del portone di ingresso, nell’abitazione dove vive la ex moglie con l’attuale compagno, che in quel momento stavano dormendo, aggredendoli subito con pugni calci e con un taglierino.
La furia dell’uomo, che si impossessava fra l’altro dei tre cellulari della coppia e delle chiavi di casa, costringeva i due malcapitati a fuggire precipitosamente sulla strada per chiedere aiuto, mentre l’aggressore, dopo avere richiuso e bloccato il portone di entrata dell’abitazione e un cancello interno, si barricava nell’immobile.
I militari intervenuti, con l’ausilio dei vigili del fuoco, riuscivano a introdursi nell’abitazione dove veniva trovato l’uomo, che si era nel frattempo rifugiato in un cortile interno salendo sopra un muretto divisorio, forse allo scopo di trovare una via di fuga alternativa che però, data la conformazione dell’immobile, non era praticabile.
L’aggressore non ha opposto alcuna resistenza all’arresto ed è stato pertanto condotto presso il comando provinciale di viale Italia, mentre le due vittime, 51enne lei e 37enne lui, venivano trasportate presso il Pronto soccorso del San Jacopo e medicate con una prognosi per entrambi di 20 giorni per fratture, contusioni e lesioni varie al volto e agli arti.
L’aggressore, non era nuovo a questi gesti violenti o minatori, benché il rapporto con la ex moglie si fosse concluso tre anni or sono e fossero separati da allora. A ottobre infatti si era presentato presso l’abitazione delle ex moglie minacciandola con un trincetto.
Al momento la gelosia e il rifiuto di accettare la conclusione del rapporto appaiono i moventi più accreditati per spiegare il gesto insensato dell’uomo, che, dichiarato in arresto per lesioni aggravate e rapina in abitazione, è stato condotto presso il carcere di Prato, ove sarà interrogato nei prossimi giorni.
[l/a – carabinieri]