AGLIANA ACCOGLIE I MIGRANTI E BASTONA LE FASCE DEBOLI?

La squadra di Mangoni
La squadra di Mangoni

AGLIANA. È domenica e ci troviamo costretti a fare una precisazione richiesta in merito al comunicato dell’Amministrazione, pubblicato ieri 12 settembre, e dedicato alla piena ed efficiente “messa a regime dei servizi comunali scolastici”.

Una concittadina ci ha avvicinato all’edicola per riferirci degli ingiusti effetti di una poco accorta delibera di Giunta (sembra la 56 del 17 luglio) che andrebbe a escludere alcune famiglie dalle agevolazioni previste sulle tariffe della mensa e del trasporto della scuola. In tale delibera, l’amministrazione democratica e progressista del P[artito] D[emocraticocristiano] avrebbe stabilito un’autentica misura draconiana che andrà a colpire padri e madri disoccupate che, non per caso, vivono ai margini del paese – magari per pochi metri all’esterno del confine comunale – non disponendo di residenza nel più ricco centro di Agliana.

Insomma si tratta di fasce sociali deboli o debolissime, colpite da una delibera che stabilisce una rigida discriminazione di luogo: tutti coloro che risiedono all’esterno del confine comunale, dovranno rinunciare a ogni agevolazione a prescindere dalla fascia economica di reddito dimostrata dall’Isee, ma solo per la loro sfortunata residenza, posta oltre il limite del comune: e questo nel momento in cui tutti marciano a piedi nudi per l’accoglienza – sinistre in prima linea.

Ecco dunque che si dovrà correggere (ovviamente in maniera negativa) il comunicato stampa trionfale del Comune: per queste famiglie, le tariffe non saranno affatto “le stesse dell’anno scorso”, dato che dovranno perdere ogni quota di agevolazione e, dunque, raddoppieranno.

Si potrà capire che si tratta di una misura che incide minimamente sulle casse comunali, sfiancate da anni di risarcimenti per liti temerarie e paradossali conseguenze amministrative con strabilianti esborsi, mentre permetterà il recupero di poche migliaia di euro, visto che colpisce un’esigua quota di cittadini formalmente iscritti all’anagrafe di Montale, Pistoia, Prato o Quarrata.

L’amministrazione Mangoni, dovrebbe annullare la delibera con un provvedimento “umanitario” e correre così in soccorso alle fasce deboli, di fatto incluse nella socialità comunale e da sempre tutelate con delle giuste agevolazioni tariffarie.

La giustizia e l’equità sociale non dovrebbero essere ricercate e assicurate proprio agli ultimi e ai deboli? Non dovrebbe essere questo il primo presupposto di azione che appartiene a un’amministrazione progressista e di sinistra?

Che ne dice Mangoni e la sua Giunta?

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