AGLIANA. La giovane amministrazione si dimostra nuovamente sorda alle richieste dei cittadini. Non è passato molto tempo da quando più di 1000 persone decisero di sottoscrivere una petizione popolare per chiedere maggiori garanzie sulla gestione del nostro impianto di incenerimento.
Come allora anche oggi, di fronte a 600 firme di cittadini preoccupati, il Sindaco si sottrae al suo dovere: nuovamente, noncurante, non dà ascolto ad una comunità allarmata.
Come gruppo consiliare siamo sempre stati favorevoli al progetto “Acqua del Sindaco”, a sostegno di una politica ambientale volta al riuso e al riciclo. Un progetto virtuoso che concretamente permette di evitare l’utilizzo di bottiglie, ma che non legittima all’indifferenza.
Ci uniamo ai 600 cittadini nel chiedere analisi periodiche dell’ acqua in ogni plesso scolastico a garanzia della sua potabilità; in più ribadiamo una gestione pubblica dell’acqua, un semplice adeguamento all’esito del Referendum.
Tutto ciò nel rispetto dello Statuto del Comune di Agliana che eleva il diritto all’acqua a “diritto umano, universale, inalienabile” e lo status dell’acqua a “bene comune pubblico”, precisando, e a questo proposito richiamo l’attenzione del nostro Sindaco, ”che la gestione del servizio idrico è un servizio pubblico locale, privo di rilevanza economica, che deve garantire a tutti i cittadini l’accesso all’acqua”.
Ecco la nostra mozione dove avevamo chiesto al Sindaco di eseguire le analisi: mozione-per-analisi-acqua1
Agliana in Comune
mi sembra che durante le riunioni del consiglio comunale venga bevuta acqua in bottigliette di plastica e non venga bevuta la classica ” acqua della cannella” quindi il problema per il SINDACO non esiste….