AGLIANA. L’estate del sindaco Mangoni si arricchisce di alcune questioni che rischiano di diventare dei problemi seri.
Emanate le ridicole e beffarde ordinanze sulla limitazione del consumo dell’acqua, veniamo a scoprire che il problema della rete acquedottistica della piana intera è strutturale, venendo da lontano, dagli anni 80 come ci ha riferito un costruttore edile, già consigliere comunale e che oggi, vede purtroppo avverarsi le profezie di allora su appalti malgestiti.
L’acquedotto, sconta le originarie viziosità di costruzione che sarebbero state causate dal “ribasso” esasperato dei costi, ricercati dalle cooperative rosse emiliane che, già quaranta anni fa erano le fiduciarie del Pci e, a loro volta, subappaltavano per il loro tornaconto.
Il problema drammatico è che le rotture delle tubature (fra l’altro eseguite in cemento-amianto) sono destinate a un aumento esponenziale della loro frequenza, considerando il lungo periodo di utilizzo e la loro vetustà.
La giunta aglianese, non ha solo questo problema, costante alle varie stagioni, ma anche altri contingenti l’estate: il prossimo lunedì 31 luglio il Comune dovrà approvare modifiche di bilancio con dei documenti consegnati ancora in ritardo dalla dottoressa Tiziana Bellini.
I consiglieri di opposizione si lamentano, come sempre, per la disorganizzazione “organizzata” in spregio alla trasparenza.
La Commissione 1, è stata convocata in fretta e furia giovedì 27 per discutere di capitoli di bilancio che sono incompleti delle causali e quindi incomprensibili!
Il consiglio comunale, doveva essere tenuto oggi sabato alle ore 11.00 ma è stato spostato al 1 Agosto per la indisponibilità del segretario generale comunale che si gode le meritate vacanze estive in Sicilia (che concluderà il 7 Agosto).
Su 22 comuni della Provincia non c’è un segretario disponibile per la sostituzione, trovandosi tutti in ferie!
È noto che la D’Amico è retribuita con circa centomila euro l’anno per l’incarico a scavalco tra i Comuni di Montale e Agliana, ma evidentemente, gli emolumenti non sono appropriati per le assistenze ai consigli comunali urgenti e le sue meritatissime ferie sono state prenotate per tempo dal 7 luglio al 7 agosto: un mese dritto.
La disponibilità al “rattoppo” sembra però che sia stata offerta dal segretario comunale di Larciano che permetterà di superare l’emergenza disorganizzativa, sulla quale anche il presidente del consiglio comunale Nerozzi tace, alzando le mani in segno di manifesta impotenza decisionale.
Mangoni sospende, rinvia e rinnova immerso nelle perdite dell’acquedotto comunale e nelle ferie del personale dipendente e qualche dirigente strategico.
Alessandro Romiti