agliana da commissariare. LA PRESIDENTE DEL CON[S]IGLIO COMUNALE APRE UN’ATTIVITÀ COMMERCIALE SUL TERRITORIO, MA IL CONFLITTO DI INTERESSI DA NOI È SOLO UN OPTIONAL

Numerosi i consiglieri di maggioranza presenti all’inaugurazione del punto vendita con il vicensindaco Baroncelli e l’assessore Fondi. Bel pastrocchio davvero. Un’altra foto della Pistoia-Sarcofago dopo i conflitti e gli illeciti in tribunale con il sostituto Curreli giustificato anche dal Csm


2019. Allora Milva Pacini non era ancora una “reginetta dell’inciucio” e la segretaria Aveta era fresca di nomina e non aveva ancora costituto la “triade” a trazione Nesti

 

AGLIANA. All’inaugurazione del “point” di servizi per una grande società del settore energetico, c’erano molti consiglieri di maggioranza e anche alcuni esponenti della giunta, oltre alla comandante Maria Pignatiello che, ci “prenderebbe a morsi” per le nostre attenzioni giornalistiche irriverenti.

Siamo lusingati di tale considerazione, che ci qualifica in senso certamente promettente nel significato “montanelliano” del giornalismo caro ad un altro conflittuale d’oro, il Pm Claudio Curreli, che non manca di dare istruzioni ai suoi sottoposti per assicurare le migliori persecuzioni degli imputati cari al team di Tom Col (abbreviazione nominale scelta da lui stesso per la sua pagina Fb).

La comandante se ne faccia una ragione: hanno provato a silenziarci, ma ancora non c’è Putin ad Agrùmia, anche se di comunisti e associati ce ne sono perfino nelle file della maggioranza (spuria) di centrodestra alla La Pietra.

Anche la comandante Maria Pignatiello era presente  all’inaugurazione del Point

Paola Aveta invece non era presente. Non voleva vedere…?

Del resto Milva Pacini è la presidente del con[s]iglio della giunta del cambiamento in peggio: gli stampellati dal Nerozzi che, iin premio, ha avuto perfino la moglie denunciata e “persecutata” dai due beccafichi-capo, il Benesperi e il Ciottoli (il neretto è aggiunta del direttore Bianchini).

Una giunta che vanta altre conflittualità sul territorio: vedétevi qui il caso dell’assessora Avvanzo (anche membro del CdA di Fondazione Misericordia, nominata dal presidentissimo Artioli, il tecnico bancario della Caripit che causò una perdita da mezzo milione di euro in Misericordia per la lite con i Mangoni).

Poi v’è l’assessore Ciottoli che non ha avuto difficoltà a votare il P.E.G. (piano economico gestionale approvato con del. 54 del 18 maggio 23) in cui sono state ricomprese delle liquidazioni a favore di suo fratello Corrado Ciottoli, titolare dell’Officina Ciottoli, per circa 20mila euro per una delle tante male-gestioni del mai-comandante Nesti che viene da lontano. Un caso ben noto alla segretaria Paola Aveta. Inutile scrivere: la prefetta di Pistoia, che in dossa le magliette del Bardelli e della Maria Assunta in Cielo, sale non sul carro, ma certo sulla nave da crociera di don Manone e il popolo può andare a ramengo. L’Italia è questa, cari patrioti e iscritti all’Anpi! (il neretto è ancora una irruzione del direttore Bianchini).

L’Italia chiamò e l’Ornella (con la Morabito) violò… E ciascun se ne fregò!

Ma anche la Dirigente del Coc Ornella Pellegrineschi, non scherza: dipendente del comune, indirizza con una determina, insieme alla Domenica Morabito, ben 6000 euro a favore dell’associazione di volontariato nella quale è presidente il parroco don Paolo Tofani presso la cui parrocchia, lei, dirige il coro parrocchiale da oltre venti anni.

Questo episodio viola l’articolo 7 del codice deontologico dei dipendenti comunali, opportunamente ignorao dalla segretaria Aveta che ama la quiete e preferisce fare la fatina dai capelli fuxia, tenendo un basso profilo sulle sconcezze degli amministratori da lei “controllati” come sindaca di fatto (il direttore Bianhini ha il vizio di irrompere…).

Non ci dimentichiamo di bimbominkia (definizione leghista di Benesperi) Luca, che andava a fare marchettoni fingendo di salutare un gestore di pizzeria che è lo zio medesimo, ovvero fratello della mamma.

E se Sparta piange, Atene non ride: anche il già assessore dem Marco Pacini, preminente esponente delle giunte rosse, nonché compagno della sindaca Eleanna Ciampolini, aveva lo studio tecnico ad Agliana dove svolgeva funzioni di consulenza in chiaro conflitto di interessi con quelli del Comune. Un aspetto che, infatti, era conosciuto da molti clienti soprattutto albanesi, che lo apprezzavano assai per le  chiare “prossimità sociali” (quelle ben note a Tom Col).

Incompatibilità, conflitti d’interesse, illeciti piccoli e grandi. Ecco Pistoia, capitale della cultura del 2017

E la ex-vicesindaca Tonioni? Non inviava rabbocchi di migliaia € alla Coop Pane e Rose, di cui in precedenza era stata dipendente? E pensare che la segretaria generale, esercente il protettorato sulla figura e l’opera di Nesti, era ben a conoscena degli sconci in corso. Ma il Pd e la sinistra non si toccano. La prefettura è muta, la pricura è cieca e le autorità costituite sono sorde, vero Gip Martucci e giudice Gaspari? (che fortuna vivere a Pistoia!). Anche quersta è un’interpolazione del direttore Bianchini che è e resta giornalista professionista nonostante la rabbia dei microfefali di turno al potere.

Questa è Agrùmia. E siccome, ogni popolo ha i politici che si merita, ci viene da chiedere: è vero che Paola Aveta aveva suggerito ad Agnellone Ciottoli di uscire dall’aula durante il voto sulla delibera di “fuori bilancio” per il credito vantato dal fratello Corrado Ciottoli grazie all’incompetenza del mai-comandante Nesti?

Anche qui la colpa non è di Alessandro Romiti, ma mia [E.B.]
Dinanzi a un’indecenza di questa alluvionale marea di conflitti, nessuno sa e vuole prendere decisioni necessarie e conseguenti. Anzi. Magistratura e politica vanno a braccetto per mantenere la sacra ptostituzione costituita a danno di tutti i tartassati (non è colpa di Romiti: sono io, il direttore, lo stalker che interpola!).

Forse anche la segretaria Aveta è stata colpita dalla sindrome della Fata Smemorina che affliggeva la dottoressa Donatella D’Amico, e perciò viola sistematicamente la legge sulla trasparenza anche a danno dei consiglieri comunali.

Una giurista ben pagata, preposta al controllo del “rispetto della legge” che diviene sorda e cieca su fatti eclatanti, anche commessi dalla giunta: più in conflitto di così cosa vogliamo gridare? E noi cosa possiamo dire, vedendo che lo stesso procuratorr capo Tommaso Coletta vìola ogni giorno la legge sulla trasparenza von la sua circolarina interna creata – così ha scritto lui – per valorizzare la legge stessa.

La gente di Pistoia non aspettava niente di meglio di un Pm pronto a svolgere la funzione di valorizzatore della legge nelle stesse modalità con cui il termo-valorizzatore del Betti sanifica e santifica l’aria della Piana!

Alessandro Romiti
[alessandroromiti@linealibera.it]


A Curreli piacciono i neri e gli scout, al direttore più semplicemente le interpolazioni in neretto


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