AGLIANA. Tra le numerose vertenze incardinate in modo spericolato e temerario (tanto o che le paghiamo noi!?) dalle amministrazioni di centro sinistra, ve ne presentiamo un’altra: quella della lite con la società di noleggio auto “La Vettura di Gabriele Maggini” di Quarrata, saltata fuori solo oggi, solo grazie alle nostre segnalazioni (Agnellone, non fare il millantatore dicendo ai tuoi consiglieri che conoscevi la vicenda: te la ha detta proprio chi scrive tre anni fa, chiedilo al Vicesindaco Ferretti e alla collega Gherardi!).
Per la “perdita pilotata” di un concorso per un bando di assegnazione della licenza di “Ncc” (noleggio con conducente), Gabriele Maggini venne costretto a ricorrere al Tar, perché al primo tentativo di revisione in autotutela del concorso, l’amministrazione comunale democratica di Agrumia/Agliana respinse la richiesta. Maggini si ricorda bene chi era il dirigente responsabile del procedimento:il fu comandante Andrea Alessandro Nesti.
La questione si è probabilmente trasferita in sede civile per un possibile risarcimento, ma di questo torneremo a parlarvi con le carte alla mano.
Quello che oggi rileva è che la vertenza venne fatta partire dal Sindaco puparo (Paolo Magnanensi) e poi, e successivamente, con ricorso contro il primo sgrado finito male per gli aglianesi, dalla sindaca Eleanna Ciampolini – successora di Magnanensi – dinanzi al Consiglio di Stato.
Il tutto avvennne presumibilmente su impulso del dirigente Nesti (era il luglio del 2011), un dipendente pubblico che con il Consiglio di Stato non ha mai avuto successi brillanti.
Quattro i professionisti incaricati e profumatamente pagati: gli avvocati Gaetano Vinciconte e Rosaria Zucconi, oltre ai due domiciliatari su Roma, per il successivo, e poi abortito, ricorso al Consiglio di Stato.
Ancora non era maturata la sentenza del dicembre 2014 che mise giù dal cavallo di comandante il dottor Andrea Alessandro Nesti.
Il Consiglio di Stato dichiarò perento (= finito, concluso, morto) il ricorso; dispose la compensazione delle spese (ognuno si paga i sui avvocato) lasciando in piedi la sentenza originaria del Tar Toscana con tutte le conseguenze, anche per i danni civili e il pagamento degli avvocati non soccombenti.
Agliana era un Comune davvero speciale: governato dal Pd non tramite i sindaci eletti, ma attraverso i dirigenti (vedete quì). Era in mano – e lo è ancora come ha dimostrato il Pierucci sulla vicenda Lucilla Di Renzo e la Santoro sulla vicenda Ancinnovazione srl – ai funzionari che lo “gestivano” a modo loro, ingaggiando gli studi legali profumatamente pagati con i soldi pubblici per le tutele di liti fatte nascere da certi funzionari con delle temerarie pretese illogiche e illegittime, come la questione – appunto – di “La Vettura di Gabriele Maggini”.
Dispiace constatare che prima, con i “rossi”, gli avvocati venivano ingaggiati per difendere i dirigenti e avviare le numerose cause perse, mentre oggi i “verdi-blu” sembrano piuttosto riluttanti nell’avviare le cause annunciate per il risarcimento dei danni causati negli anni delle gestioni soviet del puparo Magnanensi: un autentico sberleffo del sindaco Benesperi alla cittadinanza?
Noi intanto, abbiamo proposto un accesso agli atti per conoscere le spese dirette consolidate e poi torneremo a parlare di questa lite, inutile e avventata, ma pagata dai cittadini sudditi amministrati che sarebbero rimasti all’oscuro se noi non ne avessimo mai parlato..
Alessandro Romiti
[alessandroromiti@linealibera.it]