agliana. DOPO LA CADUTA DEL MURO, LIBERA CIRCOLAZIONE A PALAZZO

La targa al terzo piano, quello del fu Kgb-Assessori

AGLIANA. Se è vero che dalle piccole cose si hanno i grandi esempi, ad Agliana con l’amministrazione Benesperi sembra arrivare la глaсность (= glasnost, trasparenza), imposta dal neo Assessore Ciottoli con un ordine di servizio emblematico: apporre delle targhe informative all’esterno delle porte di accesso di ogni piano, per permettere al cittadino postulante/accattone di ottenere subito informazioni, colloqui o servizi e di orientarsi meglio e bene tra le numerose stanze del palazzo che rende folli.

Si dice che, fin dalla reggenza del monarca Magnanensi, i piani erano solo formalmente “aperti”: all’epoca (parliamo di vent’anni fa) non c’erano né la rete internet né i telefoni cellulari e gli stessi dipendenti, avevano timore a salire al terzo piano (il piano nobile) senza una motivazione grave e/o un preventivo appuntamento di preavviso, secondo i protocolli dello Zio Stalin.

La riverenza era d’obbligo, imposta dal Partito sui dipendenti, ma soprattutto su cittadini, affidàti alla clemenza di qualche “capobastone” che avrebbe preliminarmente verificato la pertinenza di una richiesta di colloquio o di una introduzione negli uffici dei potenti assessori comunisti.

I vigili urbani non si sarebbero permessi di accedere all’ufficio del Sindaco senza appuntamento per delle doglianze dovute alle vassazioni dei dirigenti, poi purgati e presto – speriamo – anche sanzionati e perseguiti per i risarcimenti di ristoro dei danni provocati e ingiustamente subìti.

Le indicazioni stradali sono davvero di grande utilità per il cittadino smarrito al primo piano

Le cose non andarono meglio con l’arrivo della Ciampolini e di Giacomo Mangoni: questo, venne paracadutato nel 2014 dal suo ufficio alla ArnBank in Svizzera; il Sindaco demokrat nemmeno sapeva chi era il commissario Rino Fragai che funzionava da “direttore d’orchestra”, regolatore degli accessi al terzo piano e general manager che decideva l’agenda di Sindaco e Assessori. e però l’ha sùbito per quattro anni e mezzo.

Ciò è stato dimostrato dall’operazione di sabotaggio organizzata nel gennaio scorso a danno della cittadinanza disgustata che però ha reso un benservito ai fedifraghi codardi, Italo Fontana (Assessore per tutte le ore), Valentina Noligni (la filosofa renziana applicata ignorantemente all’assessorato al bilancio), Luisa Tonioni (resa famosa dalle “determine di rabbocco” alla cooperativa Pane & Rose) e – non ultimo per importanza – il competitore Sindaco assenteista Vannuccini, quello che non aveva bisogno di partecipare alle sessioni di Giunta, già determinate dai pupari pistoiesi e solo da formalizzare: assenze per 100 volte su 107).

Anche il front desk è cambiato.  Il responsabile, Mario Tavanti, è disponibile ed efficiente: chiede al cittadino/utente se può essergli di aiuto, verificando la disponibilità del servizio a ricevere compatibilmente con gli orari di ricevimento. Mario risponde al telefono con una cortesia e una accuratezza sconosciute, alle quali nessuno era abituato.

Piano Secondo

Chi scrive ricorda benissimo che al telefono del centralino rispondeva un disco automatico, con una voce più severa di quella di Gertrude, la “signora” badessa del monastero di clausura di manzoniana memoria: «Comune di Agliana. L’operatore è momentaneamente occupato…».

In realtà era sempre occupato, notte e giorno, 24 ore su 24: e così venivi passato d’autorità automatizzata all’interno 228, per cadere in una casella telefonica. E la telefonata finiva lì.

L’Urp, ufficio relazioni con il pubblico, rispondeva solo se facevi l’interno diretto: avevano troppo da fare e la riforma Bassanini assolveva sempre e comunque, anche dopo l’uscita della Nicla, felice pensionata.

Insomma, chi dice che destra o sinistra “son tutti uguali” è servito: il meglio dovrà però ancora arrivare. Reggetevi forte, cittadini di Agliana! I sobbalzi non mancheranno e noi ve li racconteremo accuratamente a cominciare da lunedì prossimo.

PS1 – Chissà cosa ha pensato di questa innovazione, davvero molto rivoluzionaria, il dirigente dei servizi culturali Paolo Pierucci. Del resto, i cartelli, li avrebbe compilati lui.

PS2 – A San Pietroburgo (per i nostalgici Leningrado) c’è il palazzo del Kgb in cui la cosa migliore era non entrare. Anche perché una leggenda metropolitana diceva che, al quinto piano sotterraneo dell’edificio, esisteva una stazione a binario unico dedicato esclusivamente alla deportazione in Siberia…

PS3 – Ora si tratta di vedere se la burocrazia post-sovietica sia in grado di consegnare anche le Pec spedite a sindaco, segretaria e consiglieri

Alessandro Romiti
[alessandroromiti@linealinea.info]


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