AGLIANA. Appassionante quanto grottesco il consiglio comunale di giovedì 3 aprile, nel quale hanno preso consistenza danni addossabili al Comune per circa 250.000 € che i cittadini-sudditi saranno chiamati a pagare. Il Sindaco Ciampolini ha schierato le sue truppe cammellate, capitanate da Lucia Salaris che, con delle flebili dichiarazioni d’accordo, ha fatto passare dei provvedimenti semplicemente antidemocratici perché vedono ricadere sul Comune, ovvero sulla cittadinanza, i costi che sono da ricondurre a responsabilità di dipendenti e del precedente segretario Comunale, dott. Madrussan.
Dai banchi della maggioranza, si sono alzate disciplinate, tutte le mani, senza perplessità o chiarimenti, approvando delibere che ci sembrano illogiche e punitive per la cittadinanza che si sobbarcherà, ignara di tutto e incolpevole, la serie di errori partiti sotto Magnanensi e oggi venuti al pettine come nodoni della Ciampolini la quale, invece di sbrogliare la matassa, ha spostato e rilanciato il tutto con un sicuro aggravio dei costi. Ma a Agliana – pensateci bene – sembra che si faccia così: si preferisce perdere in tribunale e mettere il capo nella tavola della ghigliottina: sia nel privato di impegno sociale, che nel pubblico. Sempre e comunque a carico della gente comune.
Tre delle criticabili delibere quelle più punitive degli interessi pubblici:
1) Approvazione del piano finanziario del Cis. Le dichiarazioni di voto della minoranza sono state davvero colorite: “Cis è un carrozzone spreca-denaro; non sono stati forniti i dati corretti sulle quantità dei rifiuti trattati (e questo anche nella Commissione del febbraio scorso); fonte di malattie tumorali per i cittadini; una realtà aziendale solo utile per creare consenso elettorale e spedire i politici trombati a scaldare qualche poltrona.” Queste alcune delle leggiadre contestazioni: tutto bene. Si approva.
2) Risarcimento del danno a seguito di inondazione. Semplicemente ridicola: l’Amministrazione Magnanensi, assegna delle opere di regimazione di acque incaricando della progettazione uno studio esterno di Firenze: però, omette di affidare la D.LL. ai propri tecnici. Risultato odierno: il Tribunale condanna al pagamento dei danni causati da una esondazione, ma il Comune, condannato in primo grado, si era “dimenticato” di chiamare in causa lo studio incaricato all’epoca. Lo chiama oggi (pur sapendo che in appello non si potrà fare): si tratta di un errore dell’ufficio legale, ha detto la Sindaca… Ma intanto si rinvia e qualcuno pagherà – speriamo che sia chiamato a rispondere chi ha sbagliato. Nel frattempo si sono ricordate le figure dei tecnici dell’Ufficio comunale che non sono stati attenti al controllo della res publica.
3) Sentenza di ottemperanza in favore di Mauro Goduto. Ciliegina sulla torta. La vicenda sarà presto all’epilogo tombale del Consiglio di Stato e presto avremmo un nuovo Comandante dei Vigili Urbani, grazie al Tar, ma non gratuitamente? Sarà pagato e caro, dai cittadini, per i danni patrimoniali e morali subiti. Strepitosa e corretta la richiesta dell’opposizione per la chiamata della ex-segretaria generale Comunale dr.ssa Madrussan (vedi Magnanensi) che è da ritenersi la sicura responsabile della redazione e formulazione definitiva della graduatoria poi riconosciuta come errata. Tutti, anche dalla maggioranza, hanno deciso che la signora Madrussan verrà chiamata al risarcimento richiesto, e il consigliere Gerardo ha detto che, diversamente, provvederà in proprio.
A oggi, con il decreto di ottemperanza, sono da pagarsi le sole spese legali immediate e, presto, la quota del risarcimento del danno, non di poco conto, ancora da definire. I cittadini, pagheranno e zitti? Quando il cuore batte a sinistra, la mente (e la tasca) si svuotano più volentieri?
L’amministrazione, con un suo caratteristico fare patetico, resta imperterrita ad attendere il parere del Consiglio di Stato asserendo un’ormai dimostrata falsa correttezza delle vicende. La Sindaca ignora che il dott. Mauro Goduto ha passato 8 anni al Comune di Viareggio (dal 1999 al 2007) quale semplice vigile urbano (C1) e non Comandante del Comando di Agliana (D3) con incarico di organizzazione dovutogli per legge. Serve un’altra condanna del Giudice del Lavoro e dopo, forse, gli amministratori aglianesi saranno legalitariamente davvero convinti della dovuta differenza di remunerazione? O forse no e ricorreranno alla corte di Giustizia Europea allo stesso modo di Silvio?
L’ipotesi di risarcimento ronza intorno a 125.000 € per la vicenda del concorso annullato di comandante di Polizia municipale.
“Certo che ci siamo ritrovati in una vicenda assurda – dice l’Assessore Pacini e invita a una riflessione –. Cosa doveva fare una amministrazione che si ritrova una graduatoria, riconfermata dalla commissione… anche se errata?”. Ma la risposta sembrerebbe semplice: “rifare la graduatoria” secondo le osservazioni del Tar.
Pacini si è sorpreso della sorpresa e della perseveranza del ricorrente danneggiato. Goduto, non ha subito alcun danno, dice l’Assessore-geometra, responsabile della polizia municipale, e comunque esclude che il nuovo Comandante possa avere riconosciuto qualche risarcimento, precisando – secondo il suo pensiero – che niente è dimostrato con certezza: tutto è aleatorio e mutevole, anche le sentenze del Tribunale (specie quando sono contrarie all’amministrazione).
Il mondo alla rovescia: il perseguitato che viene calpestato dall’amministrazione democratica per timore che un suo illegittimato sostituto si lamenti e prosegua con un’altra causa la giunta e il partito che lo hanno tenuto al suo posto.
Se non lo avessimo ascoltato con le nostre orecchie e registrato, non ci avremmo creduto. una realtà rovesciata, insomma. Di quelle che possono andar bene solo in una cittadina in cui, dopo le primarie e dopo il verdetto dei votanti, il perdente pensa non di dover rispettare i patti di lealtà nei confronti del winner, a di dover ricorrere a una lista alternativa per rimettersi in gioco e ritentare la carta.
Viene da chiedersi: per cosa? Per garantire il rispetto assoluto della legalità…?