AGLIANA E LA «LAUDATO SII» DI FRANCESCO

Il Professor Lorenzo Orioli, antropologo
Il Professor Lorenzo Orioli, antropologo

AGLIANA. L’antropologo Lorenzo Orioli ha esposto con grande competenza, sintesi e chiarezza qual era il messaggio dell’enciclica Laudato sii. Il parroco, don Rodolfo Vettori, ha introdotto la lezione con l’auspicio di una ruminatio sull’esegesi del documento dedicato al creato: una riflessione per tutti.

Oggi, riceviamo la lettera di uno dei partecipanti che è rimasto deluso i certe amene considerazioni espresse dalla platea: forse serve davvero una grande ruminatio, come ha premesso il sacerdote ospitante. Ecco la nota di riflessione del nostro lettore:

La critica la devo fare ai commenti che sono venuti dal pubblico dopo che l’eccellente relatore finisce l’illustrazione dell’enciclica, con queste osservazioni/domande:

  • i vivaisti portano camion di terra sui campi e alzano, alzano, alzano … ma che si potrà fare?
  • E tutti quei diserbanti? Ma un controlla nessuno? Ce l’avranno il tesserino?
  • Su dieci che portano fuori il cane forse solo uno raccoglie gli escrementi. A noi ci hanno messo il parcheggio dei camion della spazzatura, un puzzo che non si dorme e la mattina quando li mettono in moto arriva anche la puzza di gasolio. Poi dice che c’è le diossine, troppe, e che vengono i tumori.
  • Non bisogna più comprare le Nike e il latte Nestlè perché sono fatti con manodopera minorile, stiamo attenti, basta cercare sul computer la provenienza di ogni cosa, si può usare internet per questo e non per le altre cose inutili.
  • Ai bambini del catechismo si dovrebbe insegnare le regole di ecologia della realtà, mica quelle cose per aria irreali, ma è colpa delle famiglie: non se ne parla abbastanza e non si dà giusto esempio.
  • Anche sui rifiuti, io separo tutto, ci perdo del tempo minuziosamente, ma siamo sicuri che verrà tutto riciclato? O mischiano tutto insieme?
  • Chi si deve votare? Io, a uno che l’avevo votato, quando l’ho rivisto e gli ho detto: da te un me l’aspettavo, anche tu promettevi e ora che sei sulla poltrona sei come tutti gli altri. Mi ha risposto che era difficile cambiare le cose e non dipendeva da lui.
Lorenzo Orioli
Lorenzo Orioli

Il professor Orioli avrà capito di che scaltrezza era formato il pubblico e ha dato una risposta educata e universale che bisogna sperare in una nuova democrazia. Ma sarebbe stato da alzarsi e salutare tutti dopo aver capito che “nessuno aveva capito”: la spiegazione dell’enciclica è caduta su terreno sterile.

Io, sono intervenuto su poche cose, consapevole che era “fiato sprecato” ho voluto solo misurare il quoziente di intelligenza dei presenti.

Il pianeta non soffre se si alza il livello del terreno (con terra) per reintegrare il materiale asportato dalle piante vendute a zolla. Non va male se è assente il controllo, ma è già il quantitativo di legge che è sempre eccessivo ed abusato sui diserbanti.

Sì, manca l’educazione civica, non è l’escremento del cane che inquina, ma i rifiuti abbandonati e le plastiche. I gas sono tollerati solo se inodori: l’odore di fermento disturba, la diossina e le polveri sottili no, sono da tollerare.

Se per “sentito dire” ci sono diossine tanto da ammalarsi, il pensiero comune è: l’indifferenza. Fare qualcosa ma non cambiate niente specialmente se si è sempre fatto così.

Le cose astratte che si insegnano al catechismo sono la verità della vita e del rispetto del prossimo, quindi dell’ambiente. Sembra che chi divide i rifiuti con fatica non crede in un mondo migliore. Chi ha creduto nei politici, evidentemente si è sbagliato.

Al pubblico ho inteso replicare, ma la risposta non c’è stata e da lì ho capito chi erano.

Cittadino deluso

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