AGLIANA: FAVISMO OK, MA RAPE E SPINACI DIMENTICATI?

Il Tirreno, 18 gennaio 2015
Il Tirreno, 18 gennaio 2015

AGLIANA. [a. r.] Siamo stupiti dalla risonanza offerta dal Sindaco Mangoni all’emergenza richiamata dalla condizione di un concittadino affetto da una potenzialmente grave allergia, il favismo.

Per questo cittadino aglianese, minorenne, Mangoni non ha perso tempo e ha disposto una speciale ordinanza sindacale immediatamente esecutiva, fino a revoca, atta a impedire la coltivazione di fave su una vasta parte del territorio comunale. E ne siamo felici.

Ci siamo però chiesti se, il Sindaco, avesse anche impartito un’adeguata diffida ai genitori del bambino affinché non lo spostino in altri settori del Comune ove l’ordinanza non vige, e le fave, possono essere liberamente coltivate.

Chiaro inoltre, che lo stesso minore non potrà uscire dal quartiere aglianese di “protezione” nei mesi di maggio e giugno, ovvero nel pieno della stagione in cui maturano le fave, solitamente vendute in quantità industriali lungo le strade di tutta Europa.

Etichette-verdure
Verdure vendute nell’area della Piana

Ma altre perplessità scaturiscono dalla lettura dell’ordinanza laddove si propone di “tutelare la salute pubblica” che, ancorché di un unico soggetto, “costituisce di per sé interesse generale da soddisfare”.

Ebbene, il Sindaco renziano si è forse dimenticato delle verdure alla diossina, di cui abbiamo pubblicato la relativa denuncia del Comitato per la Chiusura dell’Inceneritore di Montale?

Forse la salute, se minacciata da un impianto di incenerimento di proprietà anche del Comune di Agliana, non richiede le tutele di legge, in questo caso della generalità dei cittadini e non di un singolo?

Sull’argomento una nostra indagine ha permesso di scoprire che alcune aziende coltivano le verdure nella piana – che sono poi distribuite presso i supermercati delle province circostanti – senza che nella etichetta sia specificata l’esatta provenienza delle colture, obbligatoria ormai da lungo tempo.

Si tratta di distrazione o più semplicemente di una botta di populismo spicciolo? E il commissario Fragai cosa ne pensa personalmente come Assessore al ramo-ambiente?

 

DUE PESI E DUE MISURE

 

Il Sindaco Mangoni
Il Sindaco Mangoni

UNA VOLTA Mangoni si presentò come aspirante Sindaco per ‘cambiare verso’ ad Agliana.

Ora – dopo la questione del favismo – pare che dimentichi altre non meno importanti questioni: quelle, per esempio, delle verdure coltivate sotto il camino dell’inceneritore di cui anche il suo Comune è proprietario.

Se il Sindaco non si scanta e non controlla quel che deve essere controllato (e che ora gli inviamo per Pec, così non potrà dire che non sa…), il verso ad Agliana glielo cambierà davvero poco: non c’è dubbio.

Intanto, dal momento che ci siamo, non si scordi di darci delle risposte. Anche se siamo indisponenti e noiosi come i tafani, gli dobbiamo rammentare che – contrariamente alla stampa integrata che lo ossequia – noi siamo qui per svolgere davvero il compito dell’informazione: quello di mostrare ai cittadini (anche se non lo vogliono e preferiscono il salame sugli occhi) la realtà delle cose. Sempre, ovviamente, secondo l’articolo 21 della Costituzione e in nome di quella libertà che tutti hanno riconosciuto ai francesi massacrati.

Allora c’è da chiedersi: i Comuni muti sono organi democratici oppure elementi integralisti del potere?

A Mangoni, ora, la parola. Non può fare il muto: lo sappiamo che sa parlare oltre che firmare le ordinanze per il favismo.

e.b.

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PEC. Ricevuta di avvenuta consegna
Il giorno 19/01/2015 alle ore 08:58:22 (+0100) il messaggio “Invio per posta elettronica: linealibera.it-AGLIANA FAVISMO OK MA RAPE E SPINACI DIMENTICATI.pdf” proveniente da “lineefuturequotidiano@pec.it” ed indirizzato a “comune.agliana.pt@legalmail.it” è stato consegnato nella casella di destinazione.
Identificativo messaggio:opec275.20150119085820.16720.06.1.16@pec.aruba.it

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