AGLIANA. Giovedì sera si è tenuta l’assemblea del Partito Democratico di Agliana. Nel corso dell’incontro indetto per l’approvazione del regolamento per le primarie del Pd in vista delle prossime elezioni amministrative è intervenuto anche il sindaco Giacomo Mangoni che ha presentato un documento in cui ripercorreva i fatti occorsi in questi mesi chiedendo all’assemblea una discussione su quanto indicato con l’impegnativa a futura garanzia del piano strutturale come espresso nel programma elettorale alle ultime elezioni comunali.
L’assemblea, con grande sorpresa da parte del sindaco, ha votato per non discutere il documento. In realtà come poi spiegato dal segretario comunale del Pd di Agliana Matteo Manetti il documento di Mangoni chiedeva “di valutare se fosse opportuno procedere con le primarie”, decisione già presa dal Pd di Agliana durante l’ultima assemblea con un voto unanime compreso quello di Mangoni.
“È per questo che il documento – ha scritto Manetti— non è stato discusso perché semplicemente eravamo già oltre”.
Matteo Manetti ha anche dichiarato che ci sarebbe stato il legittimo spazio per chiarire (anche con i diretti interessati) le dichiarazioni rilasciate da Mangoni in questi giorni “dopo avere approvato il Regolamento per le Primarie che era il motivo stesso della convocazione dell’assemblea”. Secondo Manetti quindi è stato il sindaco Mangoni a decidere di scappare dal confronto “un pò come sta facendo riguardo alle prossime primarie almeno nel merito della proposta politica” di cui non ha ancora parlato apertamente.
“Distorcere così la realtà o inventarne una totalmente nuova – ha detto Manetti a Mangoni —non ti rende onore e lede l’immagine del partito che paradossalmente tu stesso ti proponi di rappresentare, ma soprattutto le tante persone per bene che lo compongono”.
“In questi anni – ha scritto il sindaco Giacomo Mangoni — ho visto discussioni accalorate durate molto tempo sul fatto che alla festa dell’Unità fosse più opportuno servire il salame o la finocchiona, o se i cestini dovessero essere di colore blu o giallo. E in questo caso si é negato ad un Sindaco, primo cittadino di Agliana, ed iscritto del Partito Democratico di parlare di temi di rilevanza politica assoluta per la nostra collettività.
Per la prima volta in vita mia sono uscito in segno di protesta rispetto all’atteggiamento antidemocratico assunto. Avevo chiesto coraggio e la risposta é stata omertà assoluta. Ma davvero i poteri forti sono così forti, che nemmeno si possono citare pubblicamente? Qualcuno ovviamente pensa di si. Io penso di no. Io lo faccio, e lo farò finché avrò fiato in gola.
Mi ricordo che nella Russia di Stalin, dopo il processo sommario, ed il pubblico ludibrio, l’ultimo passo che aspettava il povero sospettato di lesa maestà era la Siberia. Io in valigia ho già messo i maglioni più pesanti che ho, ma finché avrò forza in corpo e sangue nelle vene continuerò a lottare”.
“Vedi — risponde Matteo Manetti rivolgendosi a Mangoni — personalmente se avessi avuto, per assurdo, il sentore che anche una virgola di quel che racconti fosse vero, mai sarei rimasto silente e partecipe, come del resto, visti i sani principi che ci accomunano, avresti fatto tu. Quanto meno avresti prontamente denunciato a chi di dovere, ma ad oggi non sei riuscito nemmeno a specificare i nomi delle persone di cui parli.
Magicamente tale lobby si è creata dopo che una buona parte del partito si è sentita il diritto di dissentire sul tuo operato. Solo ora, dunque, senti di distaccarti da questa fantomatica organizzazione di poteri forti, che a tuo dire, ad Agliana esiste da sempre? “.
Il segretario comunale conclude con due appelli distinti rivolti al sindaco: “ il primo da segretario, chiedendoti per l’ennesima volta di non cercare di sfuggire a questo confronto delle primarie decentrando il fulcro della discussione; concentrati nel proporre la tua visione politica per Agliana.
Il secondo te lo faccio come Matteo Manetti e ti chiedo di porre fine a questa azione denigratoria nei confronti del Partito di cui facciamo parte entrambi. Spero e credo di aver dimostrato a tutti di essere persona seria e rispettabile, quindi non posso accettare di essere screditato dal punto di vista personale dalle tue dichiarazioni. Ciò nonostante hai la garanzia che io continuerò a svolgere il mio ruolo di Segretario con assoluta imparzialità e quello di Capogruppo con altrettanta serietà e spirito di servizio per la comunità, in primis nel rispetto dei cittadini che mi hanno dato fiducia.
Tanto dovevo però precisare, per cercare di riportare la campagna elettorale delle primarie sui giusti binari, e per tutelare l’immagine mia e delle persone che politicamente sono chiamato a rappresentare”.
[Andrea Balli]
2 thoughts on “agliana. GIACOMO MANGONI, UN SINDACO SEMPRE PIÙ SOLO”
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