Il Partito Democratico sull’esito della commissione consiliare numero 5. Del Fante: “Il Dott. Franceschi è stato esaustivo nelle risposte a molte nostre domande, mentre riteniamo che non lo sia stata la maggioranza e il Sindaco Benesperi che sulla direzione politica ambientale che vorranno intraprendere non hanno espresso parola”
AGLIANA. Giovedì si è svolta la commissione consiliare numero 5 con all’ordine la questione dell’affidamento del servizio di conduzione dell’impianto di termovalorizzazione di Montale. Durante la commissione, oltre ai componenti della commissione, al Sindaco Benesperi e al Vicesindaco Baroncelli erano presenti il Dott. Franceschi in qualità di Presidente del Cis Spa e la Ing.ra Verdiana Giovinazzo.
Il Dott. Franceschi ha illustrato com’è stata concepita la gara e come funzionerà il bando, spiegando in modo approfondito gli investimenti che è chiamata a fare l’azienda che si aggiudicherà la gestione dell’impianto. Abbiamo posto diverse domande, alle quali ha risposto il Dott. Franceschi, mentre a quelle di competenza politica amministrativa non abbiamo ricevuto risposta da parte dell’amministrazione.
Ci è stato detto che non è possibile comunicare quali e quante aziende abbiamo mandato la richiesta di visita dell’impianto, ma le richieste pervenute sono di aziende ritenute affidabili e di qualità. Sul periodo di gestione previsto dal bando (36 mesi + 12 mesi + eventuali 6 mesi) ci è stato spiegato che questi 6 mesi sono stati introdotti per natura tecnica, in modo da poter lavorare nel tempo all’alternativa impiantistica.
“Siamo contenti che questa commissione da noi richiesta sia stata convocata in tempi celeri — dichiara Guido Del Fante, capogruppo PD — perchè avevamo la necessità di discutere la documentazione relativa alla gara, così come di avere un confronto con la società e la maggioranza.
Il Dott. Franceschi è stato esaustivo nelle risposte a molte nostre domande, mentre riteniamo che non lo sia stata la maggioranza e il Sindaco Benesperi che sulla direzione politica ambientale che vorranno intraprendere non hanno espresso parola. Abbiamo chiesto infatti quando inizierà il percorso per la tariffa corrispettiva e per il percorso rifiuti zero, senza ricevere alcuna risposta. Durante la commissione — continua Del Fante — ho sollevato la questione che nelle commissioni durante la precedente consiliatura e in dichiarazioni pubbliche sul futuro dell’impianto e del bando di gara, il Sindaco si è più volte speso sostenendo che avrebbe fatto inserire una clausola recissoria per tutelare il comune in modo che in qualsiasi momento si potesse procedere verso la direzione del comune rifiuti zero.
Già sapevamo — continua Del Fante — che questa clausola era impossibile da inserire in un bando pubblico e infatti, all’interno della gara, il Dott. Franceschi ci ha confermato che non è presente questa clausola. Il Dott. Franceschi, per conto anche della posizione del Sindaco che non ha proferito parola in merito, ha tenuto a precisare che la tutela in questa direzione è inserita grazie alla durata del bando di gara che è sostanzialmente breve.
Ma quello che ci teniamo a sottolineare — continua Del Fante — è che siamo di fronte all’ennesima dichiarazione del Sindaco Benesperi, a livello pubblico, che viene smentita. Ci chiediamo quale credibilità e affidabilità possa avere non solo politicamente chi più di una volta anche per questioni a fini elettorali dichiara una cosa già palesemente non vera, per poi essere contraddetta poco dopo. Ma soprattutto già consapevole di dichiarare il falso”.
Il Sindaco aveva dichiarato di “non aver tradito il Consiglio” e che a garanzia di questo era stata inserita “una clausola Recesso” nel caso si profilasse una proposta valida prima della scadenza della proroga.
La consigliera Pieri è ritornata sulla questione sollevata dal consigliere Del Fante, sottolineando come di questa clausola non vi sia traccia e che la sospensione dell’affidamento possa avvenire solo per gravi negligenze nella gestione. L’assenza di questa clausola non fornisce ai tre Comuni proprietari lo strumento legale per intervenire sul destino dell’impianto e non ci rassicura il fatto che il bando abbia una durata “estremamente breve” trattandosi pur sempre di 3-4 anni.
Inoltre ha chiesto chiarimenti sull’indagine epidemiologica poiché la conoscenza dello stato di salute della popolazione è un fattore prioritario prima di intraprendere una qualsiasi decisione sul futuro dell’impianto.
[pd agliana]