AGLIANA. Nel tardo pomeriggio di mercoledì, in località San Michele, il conducente di un autoarticolato iraniano, ha causato un incidente stradale abbattendo un albero e urtando un veicolo.
Al momento dell’arrivo della pattuglia della Polizia Municipale di Agliana, il conducente, anch’esso di nazionalità iraniana, si trovava in grave stato di alterazione psico-fisica al punto di non essere capace dopo circa mezzora di soffiare nell’etilometro.
Accompagnato dunque presso il pronto soccorso di Prato è stato richiesto, dal Comandante Lara Turelli, di eseguire a carico del conducente il prelievo ematico e di liquidi biologici, per verificare il tasso alcolemico e l’eventuale uso di sostanze stupefacenti o psicotrope.
Ai conducenti professionali, nell’esercizio dell’attività di trasporto di persone o cose, in qualunque forma esercitata, compreso i conducenti di autoveicoli di massa complessiva maggiore a 3,5 tonnellate, autosnodati, autoarticolati e autobus con più di 9 posti, è vietato guidare sotto l’influenza di bevande alcoliche, e il loro tasso alcolemico deve risultare uguale a 0.
A bordo del mezzo sono state trovate bottiglie di whisky da 1,5 litri vuote. Agli esiti degli accertamenti è risultato che il conducente aveva un tasso alcolemico pari a 3,1 g/l, un valore che induce quasi al coma etilico, non è invece ancora disponibile l’esito degli esami tossicologici, attesi dalla Polizia Municipale.
Tale fatto costituisce reato, sanzionato dall’art. 186 bis del Codice della Strada e ne seguirà informativa all’Autorità Giudiziaria, una volta espletate le indagini ancora in corso e alla Prefettura di Pistoia per quanto di competenza.
La Municipale ha provveduto al ritiro della patente di guida e del permesso internazionale di guida del conducente e al sequestro del veicolo ai fini della confisca, una volta avuta la certezza che il veicolo apparteneva al conducente e non a persona estranea.
L’autista doveva consegnare la merce che trasportava a un’azienda nei pressi di Prato, per poi proseguire il suo viaggio effettuando altri carichi e scarichi di merce, presso altre aziende, con itinerario autostradale per Pisa-Bologna-Milano-Mantova per poi uscire dall’Italia via Trieste.
Se avesse proseguito il suo viaggio avrebbe potuto causare incidenti stradali ben più gravi, considerando anche il lungo itinerario che doveva seguire.
Nel 2015 le vittime su strada in Europa sono state 26mila e i feriti 135mila: questo quanto emerge dal rapporto annuale sulla sicurezza stradale pubblicato dalla Commissione Europea, che non ha rilevato dati invariati rispetto al 2014, e ha invitato gli Stati a fare di più se si vuole centrare l’obiettivo di dimezzare entro il 2020 il numero degli incidenti mortali del 2010 (oltre 35mila), smettendo di pagare un costo sociale di 100 miliardi di euro per morti e feriti sulla strada.
Un messaggio al quale la Polizia Municipale cerca di essere sensibile cercando di incrementare controlli di prevenzione su strada.
[polizia municipale – agliana]
RIFLETTENDO
INTANTO si ha notizia del fatto che il guidatore – in perfetta linea di collisione con le leggi islamiche di non assumere alcoolici – sarà, in qualche modo, “ospite” del nostro Stato liberale, che lo ha lasciato libero, da quanto risulta; gli ha fornito un avvocato e gli ha dato un interprete a carico del popolo contribuente italiano.
La domanda: secondo i nostri lettori, il guidatore ubriaco si presenterà mai a giudizio? E se questa medesima cosa fosse successa a in italiano in Iran, il nostro ipotetico connazionale avrebbe avuto pari trattamento o sarebbe finito come i nostri marò in India?
Il nostro è un semplice spunto di riflessione a cui nessuno dei fin troppi politically correct, molto probabilmente, farà caso: a cominciare da chi tollera, sorridendo felice, i governi-bamboccio che si sono succeduti in questi ultimi anni e che ci stanno letteralmente ammazzando.
l.f.