È finito alle una di notte la discussione della lottizzazione di Salceto/Palaia, con l’innesco di contestazioni reciproche tra le forze di opposizioni e di maggioranza. Inevitabile il richiamo e i travasi storici alle decisioni prese dall’Amministrazione dem del 2018. Grande assente (ingiustificato) il capogruppo PD Massimo Vannuccini.
AGLIANA. Il Sindaco Benesperi, non ha mancato di citare che la prima convenzione per la lottizzazione è stata sottoscritta dalla precedente giunta democrats commissariata dal Fragai e con sindaco il Mangoni.
La mozione numero nove è poi stata approvata con 9 favorevoli e 6 contrari, nessun astenuto e una serie di esacerbati interventi dove hanno brillato per l’insolita distinta profilatura di taglio politico quelli del consigliere Guercini e il criptocom Massimo Bartoli.
Sull’opposizione ha parlato la Tonioni, che era vicesindaca quando il Mangoni firmò nel 2016/18 i primi atti, oggi perfezionati per l’avvio delle opere di urbanizzazione primaria.
“Grande la confusione sotto il cielo”, con il presidente del consiglio comunale Pacini oramai caduta nella insubordinazione dei consiglieri, che ha dovuto ricorrere anche all’uso della campanella per richiamarli ai tempi. I consiglieri dopo la mezzanotte hanno incominciato a sforare i tempi a disposizione e a parlare a microfoni spenti, rispondendo polemicamente sulle posizioni contrapposte, in modo esacerbato e molto virulento.
Bartoli ha parlato di 100mila autotreni annui in area comunale, e a niente rileva l’ipotesi di un casello autostradale di Pistoia Est (nella zona di Canapale): il traffico passerà da Agliana e intaserà la provinciale, per sfuggire al costo dell’ultimo tratto autostradale. Guercini ha chiesto un nuovo termine con un rinvio per esaminare il progetto e comprendere anche (questo è un dato arcano) chi sarebbe il player che verrebbe a occupare il grande capannone industriale di oltre 40000 metri quadrati, così derivato in riunione dagli 11 originari.
Anche il presidente di commissione Ambiente Francesca Biagioni ha parlato e, a parte il dato coloristico che da “bambina voleva fare la ballerina di classica”, non ha dato un contributo significativo per dirimere la questione, “hub logistico sì o no”. Ha detto sì, ma non ha spiegato su quali argomenti ha fondato una sua responsabile determinazione: “staremo a vedere…” ha concluso.

Duri i botta e risposta tra Silvio Buono e l’inciucista Nerozzi: il primo (contrario alla costruzione) proclamava la sua esperienza di settore logistica e paventava una minaccia per la salubrità del territorio che verrà pesantemente violentato dal crescente traffico pesante. Tutto questo con una marcata sofferenza alla cittadinanza. Il secondo che si confortava parlando di una votazione limitata alle opere di urbanizzazione primaria e non secondaria (le costruzioni arrivano dopo, voleva dire: ne riparleremo!), ma non perdendo di vista i “posti di lavoro” stimati in oltre 500 unità a regime.
Nel marasma della lite, con violazioni sistematiche ai protocolli (c’era chi si dava del Lei e chi del “tu” con il microfono spento e sovrapposizioni di voce) è stato annunciato che la società immobiliare che opera nel territorio impegnato darebbe un piccolo ristoro: la messa in sicurezza della storica discarica dei rifiuti quale compensazione ai costi previsti di contributi.
Anche l’assessore Ciottoli ha parlato, del tratto di collegamento all’autostrada, con un basso profilo, forse più basso del Vannuccini che quale capogruppo del Pd era assente alla discussione: sarà stato un caso voluto, per non raccogliere una scomoda eredità?
Alessandro Romiti