AGLIANA. L’ASSESSORE [REPUBBLICANO] PACINI E LA SUA [IRRITATA] AUTODIFESA

Il geometra Marco Pacini, Assessore alla Polizia Municipale
Il geometra Marco Pacini, Assessore alla Polizia Municipale

AGLIANA. Più veloce della luce, l’Assessore Marco Pacini ci raggiunge con una sua irritata autodifesa. Si lamenta di essere “tirato in ballo”: peccato che non capisca che lui “è in ballo”  e che lo è e lo resta, sempre e comunque, per le sue specifiche vesti pubbliche, che non dipendono certo da noi, ma dalla sua specifica scelta di scendere in campo e di assumersi responsabilità politiche e pubbliche, come fece l’evangelico cireneo quando si caricò in spalla la croce di Cristo. E chi ha vesti pubbliche – cerchi di realizzarlo e metabolizzarlo – non può lamentarsi se viene messo, anche ogni giorno o ogni ora, sotto la lente d’ingrandimento. È la grandezza e il limite della democrazia: che evidentemente Pacini non apprezza nel giusto modo (dove giusto significa anche “necessario e ineludibile”).

Ma che volete? Certe verità o si capiscono sùbito o non si apprendono neppure dopo trent’anni di attività amministrativa. È una questione di Dna politico, che non è sufficiente a far maturare le idee neppure con una tessera di Partito Repubblicano (ma… esiste sempre, Assessore?).

Il consiglio è che non se la prenda con chi si pone e pone troppe domande. Se la pigli invece – repubblicanamente (lo sa, a proposito, che un tempo ho scritto sulla sua fu Voce Repubblicana, e che i repubblicani erano “maestri rompiballe” quanto a domande?) – con chi interrogativi non se ne pone mai, perché tutto gli va bene a prescindere.

E per carità: eviti accuratamente di scrivere con quelle caccole pelose di maiuscole che sembrano mostrare deferenza verso l’interlocutore (tipo risparmiarLe, Sue osservazioni o cose simili), ma sono solo espedienti da bimbini bene educati a cui nessuno crede – chi scrive per primo.

Ecco il testo:

Risposta all’articolo pubblicato su Linee Future il 3 marzo 2014 Agliana. Un cantiere anomalo o… what else?

Di nuovo ‘tirato in ballo’ da teoremi e insinuazioni pubblicate al solo scopo di cospargere fango sull’Amministrazione di Eleanna Ciampolini (è la terza volta, niente di personale?, che devo ‘giustificarmi’ per altrettanti e infondati articoli) mi trovo, amareggiato e deluso, a dover rispondere per aver fornito la mia consulenza professionale a privati in base al riconosciuto diritto di ciascun cittadino/cliente ad eseguire sul proprio immobile tutti quegli interventi compatibili da norme e regolamenti; ancor prima mi sento di esprimere la mia piena solidarietà per tutte quelle persone che, siano funzionari o dipendenti, svolgono il loro lavoro nel Comune di Agliana e vengono vilipesi ed offesi da articoli come quello da Lei pubblicato.

Ma veniamo alle anomalie segnalate rispetto ai regolamenti.

Il Comune di Agliana
Il Comune di Agliana

Premesso che in virtù della semplificazione quasi tutti gli interventi, escluso le nuove costruzioni, sono da tempo disciplinati dal principio di autocertificazione, e non da pareri performanti, è facilmente deducibile che ogni intervento debba essere autocertificato nel rispetto delle regole emanate da Regolamento Urbanistico, spesso ben più limitativo del Codice Civile, e dal Regolamento Edilizio (in questo anche le norme sulla vigilanza e le procedure in merito) ed ai quali ogni professionista deve far riferimento. Quando un professionista commette un errore nella comunicazione/progettazione lo fa da solo e ne assume le conseguenze che, Le ricordo, se rilevanti possono essere anche penalmente perseguibili.

Nel caso specifico trattasi di ristrutturazione di fabbricato esistente, attestato su pubblica viabilità e posto a distanza maggiore di ml. 10 dai fabbricati circostanti, con rialzamento del sottotetto come disciplinato da Regolamento Urbanistico in zona Omogenea Residenziale quale intervento di Ristrutturazione Medium.

Quale tecnico incaricato da privato cittadino e dopo aver verificato che

  • l’intervento si configura quale rialzamento del sottotetto come disciplinato e consentito in zona RM quale ristrutturazione edilizia medium;
  • l’immobile non è classificato quale edificio di valore;
  • l’altezza di progetto è uguale o inferiore agli edifici limitrofi e comunque inferiore a ml. 7,50;
  • l’edificio è attestato su viabilità pubblica e comunque rispetta la normativa in merito alle distanze;
  • non aumenta il numero delle unità immobiliari;
  • l’attuale unità non è stata legittimata a seguito di condono edilizio;
  • l’intervento non prevede incremento della superficie coperta;

ho giustificatamente ritenuto l’intervento congruo e quindi provveduto a far redigere Relazione Geologica, Relazione Legge 10/91 e s.m.i., deposito Progetto Zone Sismiche (7 gennaio 2014 prot. n. 39059 presso Genio Civile) e successivamente aperto il cantiere con Comunicazione Attività Edilizia Libera ed iniziato i lavori in autocertificazione (Segnalazione Certificata Inizio Attività) secondo progetto. Dati che giustamente andavano riportati in cartellonistica per migliore identificazione (sarebbe a Lei bastato?); credo francamente di no. Sappia comunque che gli uffici hanno quanto necessario per i dovuti controlli formali e sostanziali e che in caso di difformità/irregolarità faranno il proprio dovere come sempre hanno fatto nei termini e nei modi a loro consentiti (anche nei miei cantieri, chieda pure in giro).

Meglio una stampa come quella ipotizzata da Antonio Gentile, Assessore Pacini?
Meglio una stampa come quella ipotizzata da Antonio Gentile, Assessore Pacini?

Tornando alle Sue osservazioni tecniche e per quanto Le sembrino ‘facilmente ipotizzabili’ presunte irregolarità sulle distanze da confine e/o da altri fabbricati invito Lei ed i suoi ‘tecnici di fiducia’ ad una attenta misurazione rispetto alle facciate, a riflettere che trattasi di intervento su fabbricato esistente e a trovare norma urbanistico-edilizia che vieti lo sconfinamento in aggetto di terrazzi e/o gronde su suolo pubblico quando questi non comportino ostacolo o pericolo alla viabilità e alle persone. Quale tecnico asseverante non ho riscontrato nessuna delle irregolarità da Lei segnalate.

Viste le Sue insinuazioni sul ruolo tengo a ribadire che in qualità di tecnico posso fornire la mia consulenza professionale a privati in base al riconosciuto diritto di ciascun cittadino/cliente ad eseguire sul proprio immobile quanto permesso da norme e regolamenti sopra citati (piacciano o meno) e precisare che, al contrario di quanto si afferma, nessuna Legge rileva ‘conflitto di interesse’ fra la professione di Geometra e la carica di Assessore benché sullo stesso territorio.

Quanto alle Sue riflessioni politiche nessuna prova del deprecabile teorema Mangoni: non sono un ‘piddìno’ (ho tessera del Partito Repubblicano) e anzi, da cittadino, mi chiedo come possa mai accadere che un Partito (o una parte influente di questo Pd) possa aver proposto un Candidato Sindaco di fresca appartenenza che, alla luce di quanto dichiarato, si è rivelato totalmente inadeguato a rappresentare l’unità politica e la correttezza che hanno contraddistinto la coalizione di Centro Sinistra negli ultimi mandati.

Comunque si pensi il dato non risiede nella constatazione che qualcuno vede ‘anche ciò che sarebbe più facile e più comodo non vedere’ ma contrariamente che qualcuno ‘interpreta a proprio comodo ciò che ha visto’ allo scopo di poter suscitare facili sospetti e sferrare qualunquistici attacchi politici.

Tanto meglio se alla vigilia delle Primarie del CentroSinistra.

Non si preoccupino i lettori/elettori di Agliana perché il loro Sindaco, fino a due giorni fa, (come per etica dovuto), non era a conoscenza del nome del professionista dei ‘malcapitati committenti’ ai quali il geometra Marco Pacini dovrà spiegare che – per far valere serenamente i propri diritti in edilizia – dovranno rivolgersi ad altro professionista (se mi fornisce un nominativo tra i suoi esperti le sarò grato e riconoscente); forse ciò potrebbe bastare ad esaudire le Sue congetture, sig. Bianchini?, e magari risparmiarLe pure il tempo di commentare la presente che, come al solito, le sembrerà ‘tutt’altro che convincente e rassicurante’ dandole quindi modo di rilanciare il sospetto sugli organi di controllo che ‘pressati e compiacenti’ non hanno fatto e/o non faranno il proprio dovere.

Geom. Marco Pacini

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