agliana-montale. VERSO L’ASSOCIAZIONE DEI SERVIZI COMUNALI?

I sindaci firmano il protocollo
I Sindaci firmano il protocollo

MONTALE. Montale non si trasformerà in un’altra Montecatini, né un qualunque altro comune in cui il Pd tenta di imporre le unioni dei comuni dall’alto, lasciando fuori i cittadini e i loro rappresentanti.

Sono giunte in questi giorni (ma solo in seguito ad una nostra apposita interrogazione scritta) le bozze delle convenzioni per tre gestioni associate che l’amministrazione progetta di unificare con il Comune di Agliana: la polizia municipale, il servizio tributi e il servizio contabilità, ivi compresa la Gestione delle partecipate.

Il percorso – lo ricordiamo – era iniziato nel 2014 con la firma in gran segreto tra i due sindaci di una “convenzione di intenti” (di cui il consiglio comunale era stato informato solo dopo) e a cui erano dati tempi stringenti: praticamente tutti i servizi comunali avrebbero dovuto essere unificati con Agliana entro il 2015.

Definito “evento epocale” dalla giunta, il percorso, che si era evidentemente arrestato per motivi non noti, è riaffiorato adesso.

Le modalità però non sono cambiate: stessi silenzi, stessa “calata dall’alto”, stesse oscurità, stessa mancanza di chiarezza. Degli elementi, questi, che sono stati solo parzialmente mitigati dalla richiesta di convocazione di una commissione consiliare (per il 2 agosto) da parte del sindaco, ma solo dopo che la stessa era già stata convocata anche ad Agliana e solo dopo che gli erano state espressamente richieste notizie per iscritto in merito.

Sinistra Unita per Montale
Sinistra Unita per Montale

Se l’attuale amministrazione pensa di trasformare Montale in un altro fulgido esempio di democrazia al contrario, sbaglia.

A noi non interessa se la questione delle unioni faceva parte o meno del programma elettorale del Pd, che non ha per sé ne valore legale né può essere assunto a ‘bibbia politica’.

Gli attuali amministratori devono rispetto in primo luogo ai cittadini, poi ai lavoratori che in parte subiranno gli effetti e gli eventuali disagi di questo disegno, e infine dei rappresentanti dei cittadini.

Pur non essendo contrari, di principio, alle condivisioni dei servizi, è necessario che queste avvengano nella necessaria chiarezza, organizzazione, e soprattutto su dati di fatto certi.

È inaccettabile che ad oggi non si sia ancora fatto un incontro pubblico in cui si sia provato a spiegare, alla cittadinanza, i pro e i contro di un tentativo di unificazione che, fatto in nome del “risparmio”, andrà comunque ad influire profondamente sui servizi offerti alla cittadinanza e sul destino dei dipendenti.

Quale saranno i vantaggi? E quali gli svantaggi? È chieder troppo se domandiamo all’amministrazione di esprimersi pubblicamente con coraggio e con dati alla mano?

Perché ad oggi non ci è dato sapere né quanti “risparmi” saranno previsti, né su che base verranno portati avanti le cose, essendo le bozze di convenzione ancora molto oscure e non supportate da documenti esplicativi, che ci auspichiamo ci saranno consegnati in commissione.

Il Comune di Montale
Il Comune di Montale

Quanto prospettato nei testi, infatti, apre scenari inquietanti: viene rimandata a molti mesi successivi l’applicazione di regolamenti comuni (e nel frattempo? Quale regolamenti useremo? Quelli di Agliana mai votati a Montale, o viceversa ?).

Ci si limita a dire che “al più presto possibile” verranno unificati i servizi informatici (e nel frattempo i dipendenti su che base lavoreranno)?

Non si capisce ancora chi gestirà la questione “Partecipate” (si legga: soprattutto Cis) e su che base; in cosa consentirà di fatto questa unione (i cittadini di Agliana continueranno ad avere sul loro territorio un presidio di polizia municipale, ad esempio ?

E se saranno costituiti degli uffici unici, come faranno i cittadini ad essere facilitati negli spostamenti fra i due comuni, dal momento che non esistono collegamenti pubblici efficienti?

In quanto ai dipendenti, saranno opportunamente formati?

E quanto costerà alle casse comunali la necessaria formazione? In quanto ai due sindaci, quanto influirà il potere decisionale del sindaco di Agliana sul comune di Montale (e viceversa) anche tenuto conto che la cittadinanza dell’uno non ha eletto l’amministrazione dell’altra?

Tutte domande a cui sono necessarie risposte chiare, coraggiose e puntuali. I cittadini hanno il diritto di essere informati, e di essere informati nel modo più giusto ed equo, con dati alla mano e ascoltando il parere dei vari soggetti in gioco.

Il silenzio non può perdurare: a settembre, in mancanza di qualsiasi tipo di confronto pubblico, Sinistra Unita per Montale si impegnerà in una capillare informazione che toccherà il paese casa per casa.

Sinistra Unita per Montale

PIANA. UNIONE O FUSIONE? FACCIAMO CHIAREZZA

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2 thoughts on “agliana-montale. VERSO L’ASSOCIAZIONE DEI SERVIZI COMUNALI?

  1. Credo che anche il comune di Serravalle Pistoiese debba fare una riflessione ed il nostro futuro, a mio avviso, non può essere con il comune di Monsummano Terme.

    Gianni Catalano (da fb)

  2. Bisogna informare correttamente, i sindaci di Agliana e Montale non hanno firmato nulla e i cittadini sono intervenuti (CLICCA video) : https://youtu.be/wvOLUt5IanY .

    Solo i consigli a maggioranza (eletta dai cittadini) approveranno le convenzioni.
    Vi sono già servizi in comune fra due e più comuni, Contatti fra i sindaci con la giunta, funzionari comunali sindacati, per associare possibilmente tutti i servizi, sei (unita operative), impresa impossibile in sette mesi,

    Hanno steso alcune bozze ma a oggi, solo una è stata discussa (richieste e chiarimenti) nelle commissioni, la prima in Agliana, l’ultima a Montale, verbalizzata la chiusura il 4 agosto, riconvocandosi come Agliana, per continuare a settembre.

    Noi abbiamo la peggior burocrazia d’europa, frutto di una concertazione fra politici e sindacati che, hanno generato contratti e mansioni fuori dal tempo, dove non vengono riconosciuti i diritti “meritocratici” dei dipendenti, che devono darsi un ordinamento utile in primis ai cittadini che, li pagano.

    http://www.ifogli.it;

    Pier Vittorio Porciatti

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