AGLIANA: «NO MULTE? NO CARRIERA!»

Pronti a far scattare la multa...
Pronti a far scattare la multa… o niente carriera

AGLIANA. Alcuni ex-agenti di polizia municipale, già in forza al comando di Agliana ai tempi dell’ex-comandante Nesti, non mancano di fornire informazioni su certi dettagli che illuminano l’azione amministrativa dell’ente locale.

Mentre alla Procura della Repubblica è stato trasmesso il secondo esposto-denuncia sulla vicende correlate al parere del Consiglio di Stato sulla vicenda Nesti/Goduto, il Consigliere di opposizione Maurizio Ciottoli ha presentato recentemente un’ulteriore interrogazione dedicata alla questione dell’agente Emiliano Campanelli, che sembrerebbe essere stato incredibilmente discriminato in àmbito di progressione di carriera. Campanelli è ora in servizio presso altro Comune.

Questo il testo dell’interrogazione presentata e che dovrebbe trovare risposta in relazione a eventi ben determinati e definitivi:

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OGGETTO: Chiarimenti in ordine all’esito del contenzioso promosso dall’agente di polizia municipale Campanelli Emiliano. Sentenza 624-2011 Tribunale Pistoia

PREMESSO

– che l’ex dipendente di ruolo della Polizia Municipale, Sig. Campanelli Emiliano nel 2009 aveva avanzato richiesta di tentativo obbligatorio di conciliazione, davanti al Collegio istituito presso la competente Direzione Provinciale del Lavoro, per una vertenza per la negata progressione di carriera non consentita dall’ex Comandante Nesti;

VISTO

– che il tentativo del gennaio 2010 non ha avuto alcun esito, come emerge dal Verbale di “Mancata Conciliazione”, di cui con la presente si chiede contemporaneamente di ottenere copia conforme;

CONSIDERATO

– che a seguito del fallimento del tentativo di conciliazione l’ex dipendente depositava nel febbraio 2011 presso il Giudice del Lavoro del Tribunale di Pistoia ricorso nei confronti del Comune di Agliana per chiedere, la condanna del Comune in merito al comportamento assunto dal funzionario Dott. A. Nesti, per la perdita di chances professionali causata al dipendente, con la motivazione di non aver raggiunto gli obiettivi nell’elevazione delle sanzioni, più volgarmente conosciute dal popolo come “multe”, quindi in sostanza per non averne fatte abbastanza;

VISTO

– che il Tribunale adito, con sentenza esecutiva n. 624/2011 emessa in data 20 dicembre 2011 ha accolto la domanda del ricorrente ex dipendente del Comune di Agliana, condannando il Comune;

CONSIDERATO

– come emerge dalla Delibera del Consiglio Comunale n. 40/2012 che da parte del Comune non è stato opportuno ricorrere in appello, come consigliato dal legale fiduciario del Comune, Avv. Marica Bruni, in quanto vi sarebbe stato un elevato rischio per l’esito finale del giudizio, con conseguente probabilità di affrontare ulteriori spese di contenzioso che avrebbero aggravato i costi giudiziali da dover rifondere al ricorrente da parte del Comune di Agliana;

– che, come si legge nella Delibera in questione, il tentativo di conciliazione, avanzato dal ricorrente (tra l’altro già licenziatosi dal Comune di Agliana e dipendente di altra amministrazione), è fallito perché l’adesione alla richiesta transattiva del dipendente che prevedeva il “passaggio di carriera” dal giorno precedente al suo trasferimento in altra amministrazione, rinunciando costui a proseguire nella causa verso il Comune di Agliana, fu ritenuta dal funzionario Dott. Nesti un riconoscimento pieno delle ragioni dell’ex dipendente, poi di fatto, confermate dal Tribunale di Pistoia, adito dall’ex dipendente stesso con statuizione di sentenza;

VISTO

– che con Deliberazione C.C. n. 40/2012 è stato riconosciuto il debito fuori bilancio, a seguito di sentenza passata in giudicato del Tribunale di Pistoia n. 624/2011 che ha visto soccombere il Comune di Agliana, nei confronti dell’ex agente di Polizia Municipale Emiliano Campanelli, in quanto il funzionario Nesti Andrea aveva a lui bloccato la progressione di carriera da C3 a C4 per non aver raggiunto gli obiettivi nella redazione delle sanzioni, per un importo di risarcimento del danno di € 5.335,10 senza considerare l’onorario dell’Avvocato di parte del Comune;

SI INTERROGA IL SINDACO

– È stato provveduto a recuperare la cifra di € 5.355,10 oltre all’onorario dell’Avvocato Marica Bruni di parte del Comune, al momento sconosciuto e di cui si chiede conto, nei confronti del funzionario Dott. Nesti, che irragionevolmente ha cagionato il danno al dipendente, poi risarcito dal Comune, e quindi pagato dai cittadini, visto l’iter logico argomentativo sopra riportato?

– Se sì quando e in che misura?

– Se invece non si è provveduto, ravvisando invece questo gruppo consiliare, delle precise responsabilità patrimoniali, nei confronti di chi avrebbe dovuto procedere al recupero della somme, indirizzando gli uffici preposti, lasciando invece ancora una volta il danno a carico dei cittadini, a causa dell’inerzia del Comune, come mai non si è ancora proceduto?

– Se non è ancora stato provveduto se ne chiede l’urgente azione di “messa in mora” dei corresponsabili all’eventuale inottemperanza.

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ANALISI DELLA DINAMICA

 

Une nouvelle maison close...?
Une nouvelle “maison close”…?

PER CHI NON AVESSE ben chiaramente compreso il problema, ecco, in sintesi, un riassunto:

  • Emiliano Campanelli chiede il riconoscimento di una progressione di carriera (benefici economici) che, a suo avviso, gli spetta
  • l’ex-comandante Andrea Nesti gliela nega perché, a suo modo di vedere, Campanelli non ha fatto un numero di multe e contravvenzioni tali da giustificare e legittimare la sua progressione di carriera
  • Campanelli fa un «tentativo obbligatorio di conciliazione, davanti al Collegio istituito presso la competente Direzione Provinciale del Lavoro», ma il tentativo fallisce
  • Campanelli, visto l’esito negativo della conciliazione, si rivolge al giudice del lavoro: che dà ragione al Campanelli e torto al Comune
  • l’avvocato del Comune sconsiglia il Comune dall’andare oltre
  • la sentenza passa in giudicato (non è più opponibile né modificabile) e il Comune viene condannato al pagamento delle quote di progressione di carriera dovute a Campanelli e, in più, al pagamento degli onorari dell’avvocato, il tutto per l’errata valutazione dei requisiti del Campanelli operata dall’ex-comandante Nesti.

Il Consigliere Ciottoli chiede:

  • paga Pantalone, cioè il popolo di Agliana, oppure le spese discendenti da errata valutazione dell’allora comandante dei vigili sono state recuperate?
  • E se non sono state recuperate, che si aspetta a richiederle a chi, per negligenza o colpa, ha provocato il debito nei confronti di Campanelli?

P.S. – Faranno anche stavolta un consiglio a porte chiuse…?

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