AGLIANA. Siamo rimasti sorpresi, e non piacevolmente, dalle parole del Sindaco Benesperi che si dichiara soddisfatto di aver evitato l’esercizio provvisorio rispettando la scadenza del 31 dicembre per l’’approvazione del bilancio di previsione finanziario; quello che si dimentica di dire è che il bilancio votato lo scorso 28 dicembre prevede tagli trasversali su tutte le missioni comunali, incluso il settore sociale, che ha visto una riduzione di quasi il 10% rispetto all’anno precedente.
Ci è stato spiegato che questa riduzione è una partenza al ribasso, con la speranza di recuperare ulteriori finanziamenti durante l’anno. A noi sembra invece già chiaro quali siano le intenzioni di questa amministrazione: fregiarsi delle opere fatte grazie al PNRR e tagliare su servizi e funzionamento della macchina comunale.
Il piano di investimento di questa amministrazione si basa quasi interamente su eventuali accessi ai fondi del PNRR, poche le opere pubbliche interamente finanziate con risorse proprie.
Inoltre, a partire dal 2025 saranno annullate quasi tutte le agevolazioni IMU. Sono state approvate infatti, nel mese di novembre, all’unanimità dalla maggioranza di questa amministrazione, le aliquote IMU. Rispetto agli anni precedenti, chi vedrà aumentata la rata IMU saranno principalmente i piccoli imprenditori, negozianti e artigiani che svolgono la loro attività in un immobile di proprietà. Per loro non sarà più prevista un’aliquota agevolata, ma verrà applicata l’aliquota massima.
Un dato assolutamente preoccupante riguarda i residui attivi, ossia i crediti non riscossi, che sollevano seri dubbi sull’efficacia dell’’zione di questa amministrazione. Dal 2019 ad oggi, tali residui sono più che raddoppiati e si prevede che nel 2025 supereranno i 19 milioni di euro, di cui 13 milioni legati a IMU e TARI, senza che siano stati compiuti investimenti in procedimenti per recuperare quanto dovuto. Si tratta di un’amministrazione silente nei confronti dell’evasione fiscale, che segue le politiche nazionali adottate dal governo.
Il Sindaco, a parole, ha sempre affermato che questa sarebbe stata la sua battaglia, accusando le precedenti amministrazioni di scarsa capacità amministrativa. I dati, però, certificano che il fallimento è esclusivamente suo e avrà un costo elevato per gli aglianesi, che si troveranno con sempre meno servizi.
Nessuna parola di disappunto verso i tagli ai trasferimenti che riguardano gli enti locali così come l’azzeramento degli stanziamenti nazionali al contributo affitti rispetto al quale questa amministrazione ha scelto di non destinare alcuna risorsa.
Le sette nuove possibili assunzioni nei prossimi tre anni saranno sufficienti al massimo a coprire i futuri pensionamenti. Solo attraverso un potenziamento della “macchina” amministrativa si potranno migliorare i servizi offerti alla comunità.
[pd-agliana in comune]