AGLIANA. [a.r.] Quest’anno il 25 Aprile aveva un sapore diverso da quello epico del 2014: forse sarà stata la mancanza del dottor Gallo, o il clima postelettorale del 1° anno di legislatura con tutti i problemi che sono scoppiati in mano a Mangoni: dalle polemiche sull’acqua potabile, al caso (cold case) Nesti/Goduto, ancora tutt’altro che chiarito e messo a posto.
Di fatto, Marco Giunti ha diretto la celebrazione della Festa della Liberazione non risparmiandosi inevitabili pennellate di retorica, che di solito piacciono alle platee.
Qualcuno, però, ha rimpianto davvero gli anni 90 delle giunte Pci-Pds-Psi: per il ricordo di una più ampia e trasversale partecipazione e, forse, per una percezione di legalità, non fatta, come sembra quella di oggi ad Agliana, di carta velina…
ma come sottovoce??? a poche centinaia di metri da Agliana, Santomato, circolo ARCI e dintorni, come corollario alla rievocazione, (scomoda, ingombrante, imbarazzante) di quanti convinti, motivati, decisi, consapevoli, generosi misero in gioco la loro vita per ridare alle generazioni a venire un futuro piu’ giusto..cosa ti propina la macchina di Renzie??? Un raduno delle Ferrari?? Un vecchio compagno, nel suo analizzare semplece e diretto mi ha detto: ” per queste riorrenze ai circoli e alle manifestazioni ci si andea coi trattori.. se ora ci si deve anda’ con le ferrari un ci capisco piu”
AVANTI POPOLO ALLA RISCOSSA MA A MEZZOGIORNO IL PIATTO DEVE ESSERE PIENO..BATTIAM BATTIAM LE MANI ARRIVA IL DIRETTORE