AGLIANA. Volevi vedere un documento che ti serviva per svolgere il tuo mestiere istituzionale di consigliere di opposizione? Ad Aglianistan il “califfato talebano” della democrazia e della legalità aveva deciso (con il pieno appoggio della segretaria comunale) che dovevi presentare domanda scritta e aspettare (se la cosa andava bene) i 30 giorni previsti dalla legge sulla trasparenza amministrativa.
Insomma ad Agliana si era al punto in cui, per ragion di stato, si toccava con mano lo sviamento di potere e l’abuso: come se un correntista di una qualsiasi banca avesse chiesto un estratto del suo conto e si fosse sentito dire «presenta una domanda scritta e inizia a pregare per un mese». Eppure qui si festeggiava il 25 Aprile in pompa magna; si facevano le marce della legalità di don Ciotti e si inneggiava alle Porte Aperte, ma solo agli eletti del signore e ai compagni & affini…
Il Sindaco Benesperi oggi provvede alla migliore replica contro la serie di ripetute vessazioni e disservizi (prodotti ad personam) dall’Amministrazione Mangoni, poi felicemente liberatosi dei pupari pistoiesi.
All’epoca della precedente consiliatura, l’opposizione – incluso anche il concubino Guercini – fecero un clamoroso atto di protesta, convocando una conferenza stampa inaudita prima di allora, avvalendosi di uno spazio-ufficio appositamente affittato in un sabato pomeriggio dell’ottobre 2017, quasi due anni fa.
Questa vicenda è l’espressione più concretamente utile a comprendere il livello di sabotaggio e di sviamento di potere che la Giunta mangoniana (tenuta ancora per 14 mesi sotto al tallone di Rino Fragai) esercitava nei confronti dell’opposizione guidata dal Baroncelli-Benesperi, con una cospicua serie in denunce, anche spedite al Prefetto , che rispose “non possumus” e non mosse un dito: aveva dunque ragione Luigi Einaudi quando reclamava l’inutilità di tali propaggini succhiasoldi del governo?
Una schifezza incommensurabile su cui anche Mangoni, semplicemente, non rispondeva imbarazzato: assente (o addormentata decidete voi) anche la Fata Smemorina Donatella D’Amico, non per caso recentemente licenziata dal Sindaco di centro destra, che insieme all’assessore Maurizio Ciottoli, non ha dimenticato ( non poteva) le ingiurie portate con un freddezza e arroganza, miste a spavalderia e tracotanza, nei confronti della minoranza e della sua funzione di controllo del potere.
La richiesta di accesso agli atti, era inerente alla lettera dell’Anac che rimproverava all’amministrazione Mangoni di non avere previsto – dopo 6 anni 6! – il soggetto preposto al controllo del Responsabile della Trasparenza, introdotto ad Agliana solo da questa testata: nessuno aveva mai pronunciato prima di noi la locuzione Sostituto provvedimentale.
Oggi il Sindaco Benesperi dimostra una conduzione insolita e davvero inaudita della opaca Aglianistan: l’accesso agli atti è concesso – come deve essere – in modo rapido ed efficiente, in soli sette – ripetiamo 7 – giorni lavorativi, con tanto di lettera di accompagnamento del Sindaco e firma propria!
Questa è la trasparenza, quella vera: non quella che imponeva ai consiglieri di fare richiesta scritta e di attendere (ma solo se andava bene) il 30° giorno – molte volte anche… ciccia!
E non è poca cosa, dopo aver – chi scrive lo puoi dire per diretta esperienza – sofferto lunghi anni di prevaricazioni e abusi di potere, nell’indifferenza di chi avrebbe dovuto imprimere azioni di rinnovamento e rispetto della legge.
Ma quelli erano i tempi della gloria democratica, del sol dell’avvenire e dell’arcobaleno – come diceva Nicola di Bari – dopo il quale doveva venire il sereno…
Alessandro Romiti
[alessandroromiti@linealibera.it]
One thought on “aglianistan & liberazione. ACCESSO AGLI ATTI, È FINITA LA CENSURA SOVIETICA”
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