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FIRENZE. Il paesaggio toscano fa bene alla mente e alla salute. È quanto vuole dimostrare il primo studio scientifico pluridisciplinare sugli effetti che l’agricoltura toscana e i suoi paesaggi hanno sul benessere delle persone.
A partecipare a questa esperienza saranno ben 250 bambini trai 6 e i 10 anni degli Istituti Serve di Maria Ss Addolorata di Firenze che trascorreranno una giornata alla Fattoria di Maiano, tra passeggiate didattiche e lezioni.
Il progetto si chiama Agripsi ed è promosso dall’associazione di giovani agricoltori di Confagricoltura Anga Toscana, da psicologi di Per Lab, spinoff dell’Università di Firenze, e da studiosi di diritto agrario della Scuola Superiore Sant’Anna, realizzato con il contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Firenze.
I bambini, divisi in tre gruppi per età, trascorreranno le giornate del 7, del 9 e del 21 novembre tra gli animali della Fattoria e il verde dei 60 ettari del Parco botanico di Maiano, sempre seguiti da psicologi. Il metodo applicato è chiamato Ruler, ed è stato sviluppato dalla Yale University.
Le attività che verranno proposte dagli psicologi permetteranno di rilevare l’impatto che il paesaggio agricolo e il tour presso la fattoria avranno sul vissuto emotivo dei bambini. Lo strumento usato si chiama Mood Meter: un diagramma colorato che permette di identificare lo stato emotivo attraverso i livelli di piacevolezza ed energia delle emozioni.
“Con il progetto organizzato da noi giovani, insieme ai giovanissimi alunni delle scuole, Agripsi – dichiara Clemente Pellegrini, presidente di Anga Toscana – emerge con chiarezza il ruolo sociale dell’agricoltura. Vogliamo rendere scientificamente misurabili gli effetti positivi della natura e quantificare la relazione tra il paesaggio coltivato, disegnato e mutevole, e il benessere psicologico, partendo proprio delle sensazioni dei bambini”.
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Il progetto, secondo Anga Toscana, ha anche l’obiettivo di valorizzare il territorio toscano nel binomio “Intelligenza Emotiva & Agricoltura sociale”.
“Attraverso la normativa sull’Agricoltura Sociale, che divulgheremo ai nostri associati con l’aiuto della Scuola Superiore Sant’Anna, vogliamo aumentare le capacità multifunzionali delle aziende – continua Pellegrini – che potranno fare impresa valorizzando proprio il paesaggio coltivato, che loro stesse hanno contribuito a disegnare e rendere unico al mondo.
Le aziende agricole sono un patrimonio di tutti, come sottolineato bene dalla nuova normativa sull’agricoltura sociale, e la sostenibilità del settore, mai così a rischio, deve essere una priorità politica e civile. Inoltre l’emozione del bello scaturita dal paesaggio coltivato fa anche bene: vogliamo far capire come. È un grande regalo che l’agricoltura toscana fa alla collettività”.
[lorenzo galli torrini]