
PISTOIA. Domani martedì 8 marzo il centro antiviolenza Aiutodonna compie dieci anni. Per l’occasione viene presentato stamani – durante una conferenza stampa – un bilancio dell’attività svolta dal 2006 fino al 31 gennaio 2016 e per festeggiare l’importante traguardo, sempre domani martedì 8 marzo nei locali di Pianeta Mèlos in via dei Macelli 11, si svolgerà uno spettacolo. A partire dalle 17 Dora Donarelli e il gruppo teatrale Il Rubino leggeranno alcune testimonianze scritte da vittime, volontarie e operatori. Inoltre verranno distribuiti gli attestati di partecipazione del corso Donne in-sicurezza, che si è svolto nei mesi scorsi, alla presenza dell’assessore alle politiche sociali Tina Nuti e del questore Salvatore La Porta. La parte conclusiva della serata, all’insegna della musica, prevede un aperitivo.
Il servizio Aiutodonna fornisce una prima accoglienza telefonica e, attraverso colloqui, assistenza psicologica, sociale e legale. È rivolto alle residenti negli undici comuni dell’area pistoiese (Pistoia, Serravalle, Marliana, Sambuca, Quarrata, Montale, Agliana, Abetone, Piteglio, San Marcello Pistoiese e Cutigliano) che hanno subito o subiscono violenze, maltrattamenti fisici, psicologici, economici, sessuali e stalking.
Aiutodonna mira, inoltre, a sensibilizzare l’intera comunità su tale fenomeno che minaccia quotidianamente l’integrità e la salute delle donne e dei figli minorenni vittime di violenza diretta e/o assistita. A tal fine attua dei percorsi di formazione e di prevenzione, ad esempio negli istituti scolastici, cercando di incidere sul cambiamento culturale, delle nuove generazioni, contro la disparità e la discriminazione di genere.
In occasione del decennale di Aiutodonna, che coincide con la Giornata internazionale della donna, il servizio presenta i dati relativi alla propria esperienza.
I dati raccolti nel corso del 2015. Durante lo scorso anno Aiutodonna ha preso in carico 83 richieste di aiuto. Generalmente le vittime hanno dai 35 ai 45 anni (26,51%), sono residenti nel comune di Pistoia (61,45%), di nazionalità italiana (69,88%), occupate (40,96%), con uno (37,35%) o due (25,3%) figli.
Gli assistenti sociali (38,55%) rappresentano il canale principale attraverso il quale le donne vengono a conoscenza del servizio. Viene richiesto anzitutto sostegno psicologico (87,95%) e le tipologie di maltrattamento rilevate durante il primo contatto telefonico sono di tipo psicologico (87,95%) e fisico (68,67%).
Per quanto riguarda le caratteristiche dei maltrattanti, invece, sono soprattutto uomini dai 35 ai 45 anni (18,07%), di nazionalità italiana (63,86%), abitanti nel comune di Pistoia (44,58%), sposati con la vittima (36,14%) o ex-mariti (18,07%). Spesso si tratta di alcolisti (22,89%), ma la categoria più ampia è quella degli “insospettabili” (36,14%).
I dati raccolti dall’inizio dell’attività. Dal momento della sua attivazione, nel 2006, fino al 31 gennaio 2016, Aiutodonna ha preso in carico 426 richieste di aiuto. Le statistiche complessive non differiscono molto da quelle relative al 2015: le vittime hanno soprattutto dai 35 ai 45 anni (30,99%), sono residenti nel comune di Pistoia (55,63%), di nazionalità italiana (66,67%), con uno (26,06%) o due (21,36%) figli. C’è quasi parità tra occupate (39,91%) e disoccupate (37,32%).
L’assistenza sociale è ancora la fonte principale (30,05%) dalla quale vengono a conoscenza di Aiutodonna e il sostegno psicologico è l’aiuto più richiesto (75,59%). I maltrattamenti rilevati nel corso nel primo contatto telefonico sono anzitutto di tipo psicologico (87,56%) e fisico (72,54%).
Il maltrattante ha generalmente tra i 35 e i 45 anni (15,73%), anche se una parte consistente si colloca nella fascia tra i 46 e i 59 anni (11,03%); è di nazionalità italiana (66,43%), residente nel comune di Pistoia (25,12%) e sposato (44,13%) con la vittima. Il 40,38% rientra fra gli “insospettabili”, mentre il 16,9% tra gli alcolisti.
Come funziona Aiutodonna. Per accedere ai servizi è prevista una prima accoglienza telefonica, gestita con l’ausilio di volontarie appositamente formate, che operano alla presenza della coordinatrice (psicologa e psicoterapeuta) e hanno il compito di ascoltare attivamente le donne ed effettuare una prima rilevazione della gravità della situazione e dei livelli di rischio.
A seconda delle circostanze, vengono proposti colloqui di ascolto e accoglienza con psicologhe psicoterapeute specializzate nel trattare il tema del maltrattamento. Queste ultime valutano approfonditamente la situazione e progettano con la donna un percorso di uscita dalla condizione di violenza (possono risultare necessarie consulenze sociali, legali o ginecologiche, inserimenti in Case-rifugio, sostegno ai figli vittime di violenza assistita, orientamento al lavoro e all’autonomia abitativa). Se richiesto, viene garantito anche un supporto psicologico e un accompagnamento nel percorso di uscita dalle dinamiche di violenza attraverso colloqui individuali e/o di gruppo. Tali servizi sono gratuiti per la donna.
Aiutodonna collabora con il servizio sociale territoriale, le Forze dell’Ordine e la Polizia Municipale, i servizi sanitari, lo sportello donna Cgil per la consulenza legale, gli altri sportelli delle confederazioni sindacali Cisl e Uil e gli altri centri antiviolenza in Toscana e in Italia.
L’organizzazione è collegata al numero verde nazionale 1522 contro la violenza sulle donne e ha aderito alla rilevazione dell’Osservatorio regionale dei dati sul fenomeno.
Il servizio garantisce la tutela della privacy e l’anonimato, ad eccezione dei casi in cui la legge prevede l’obbligo di segnalazione.
Il centro Aiutodonna è attivo lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle 9 alle 12 e martedì dalle 15 alle 17.30. Per contattare il servizio, telefonare al numero 0573 21175. Per informazioni scrivere all’indirizzo email aiutodonna@comune.pistoia.it.
[comune pistoia]