Il matrimonio non è stato celebrato in Comune ad Agliana, ma a Palazzo di Giano a Pistoia. Che c’è? Il Vannuccini teme che le nozze di Pedrito scadano dopo 6 mesi come il famoso Green Pass?
AGLIANA-PISTOIA. Massimo Vannuccini e Serena si sono sposati e anche noi di Linea Libera vogliamo unirci a loro formulando i nostri più sentiti auguri.
Siamo però rimasti colpiti dall’affissione di un annuncio dell’evento che faceva bella presenza in Piazza della Resistenza, quella sacra all’Anpi, dove il sindaco Marco Giunti parlava al popolo di legalità e Costituzione.
Viene da chiedersi se il compagno Vannuccini – salito alle cronache per il libro dei morti, poi notificato per Pec alla dottoressa Aveta e ignorato da colei che preferisce cedere alle minacce e ai ricatti anonimi – è tutelato dall’amministrazione che gli permette, chiudendo un occhio, tale violazione, fatta per almeno tre giorni senza tanti problemi, proprio nella piazza principale del Comune di Agliana, dove tutti passano a piedi dopo aver parcheggiato le auto.
Se così fosse, non sarebbe vero che Pedrito e l’Agnellone ragionano ormai con gli schemi del fàmo un po’ per uno a pararci il popò, mentre, se accade a un cittadino semplice, gli si rompono le sfere di famiglia?
Viene da chiedersi come mai tanta disinvoltura. Gli assessori della giunta più inciuciarola dal dopoguerra non hanno davvero visto il manifestino con i due sposi ritratti in simpatiche pose, costruite in un tandem di ovali molto glamour, e anche di sapore ottocentesco così in bianconero?
Hanno gli occhi foderati di prosciutto, come quando votano le delibere dell’Aveta, e non vedono la palese irregolarità applicata a bella posta sul primo dei cartelli di Agliana?
E dal comando di polizia municipale non hanno tempo per rilevare l’esposizione del volantino per un matrimonio che, oltretutto, ci dicono non essere stato celebrato in Comune ad Agliana, ma in Palazzo di Giano a Pistoia? Che c’è? Il Vannuccini teme che le nozze celebrate da Pedrito scadano dopo 6 mesi come il famoso Green Pass?
Forse nel Comune di Agrùmia, nel quale i due sposi risiedono, non c’erano consiglieri disponibili alla celebrazione o forse la serie dei sabati fassisti, lanciati dalla Giuseppina Chiaroni nel mese di agosto, ha sdegnato la coppia dirotttandola a casa di Tomasi?
Il regolamento comunale di Pm proibisce tale pratica e la nostra foto è di lunedì 13, dimostrando che nessuno si è posto il problema dell’irregolarità lasciando il volantino lì per almeno tre giorni.
Extracomunitario era – si sa – un aggettivo caro al Pd, e forse i due hanno così inteso di solidarizzare con la tradizione vicofariana che a Pistoia trova una generale approvazione incittà, anch’essa in violazione di tutte le leggi e di tutti i regolamenti di igiene e di sicurezza per le misure di accoglienza di immigrati irregolari.
Che ci diranno gli amministratori? Che lui è più uguale degli altri? E che i manifestini li hanno messi anche a Pistoia?
O a Pedrito prenderà una nuova scarica di epigastralgìe a singhiozzo e dovrà, perciò, intervenire l’assessore Ciottoli con un crick?
Alessandro Romiti
[alessandroromiti@linealibera.it]
Ovviamente il neretto finale è opera del direttore, no?