PISTOIA. Domani, 13 dicembre, alle 17, nuovo spettacolo per bambini e famiglie, Quasi una favola, del Teatro Velato, di e con Antonio Panella e Susanna Groppello. Una favola che è come l’insieme di tante favole e allo stesso tempo è fatta di elementi quotidiani. Attraverso parole, danza e musica si narrerà del coraggio, l’amore, la paura necessari per vivere, di separazioni, unioni, pace e lotta. La storia parte da un incontro scomodo, quello tra un bambino ed un drago, ospite ingombrante nella sua pancia. Come fare a liberarsene? Chi dei due ha più paura?
La risposta sarà l’inizio di un viaggio, che porterà i protagonisti ed il pubblico ad incontrare principesse e principi, fate e creature originali, custodi di segreti che regolano la vita di stelle, luna e sole. In un percorso “a scatole cinesi”, la fine di ogni avventura sarà l’inizio di un’altra. Tanti saranno i nuovi mondi da scoprire e ogni volta, in tasca, ci sarà un pezzetto di paura in meno, e un pezzetto di coraggio in più, come fossero i funghi che mangia Alice, nel suo paese delle meraviglie, per crescere o rimpicciolire. Il bambino e il draghetto torneranno dal loro viaggio e si daranno la buonanotte abbracciati l’uno all’altro, felici di far parte di un’unica storia che può avere un finale sorprendente, se si accetta di aprirsi davvero a chi è diverso da noi e agli imprevisti della vita. Prezzo € 8 e ridotto tesserati il Funaro € 6.
Sempre per i bimbi, giovedì 18 dicembre, alle 17, come ogni terzo giovedì del mese, il Funaro presenta Il Raccontamerende, a cura di Massimiliano Barbini, e in collaborazione con Slow Food: letture e animazioni – Meglio essere cattivi, il titolo ironicamente scelto con il Natale alle porte – nell’accogliente Caffetteria, seguite da una gustosa merenda. Ingresso € 5. Ancora giovedì, alle 21.30, la dimostrazione di lavoro della prima parte del laboratorio 3 scene, a cura di Massimo Grigò. Novità di quest’anno, il laboratorio è condotto oltre che da Grigò, da Ornella Esposito e Loriano Della Rocca: un percorso rivolto a coloro che hanno già frequentato almeno tre anni di laboratorio teatrale al Funaro e che mira ad approfondire diversi linguaggi. Alla fine dei tre moduli, gli allievi avranno preparato tre creazioni differenti per drammaturgia, temi, autori e approccio stilistico, essendo i tre insegnanti molto diversi per formazione, percorso e personalità.
Da ottobre a dicembre Massimo Grigò ha condotto i partecipanti attraverso il I e II atto del Peer Gynt di Ibsen e a questi assisterà il pubblico. Massimo Grigò, attore di teatro e cinema, si è diplomato alla Bottega Teatrale di Firenze, diretta da Vittorio Gassman e ha lavorato fra gli altri, con Remondi e Caporossi, la compagnia Lombardi-Tiezzi, Barbara Nativi, Giancarlo Cauteruccio, Angelo Savelli, Ugo Chiti, Lina Wertmuller. Ha lavorato nel cinema con i fratelli Taviani. Ingresso gratuito e fino ad esaurimento posti. Venerdì 19 dicembre, alle ore 19, un altro appuntamento fisso al Funaro (ogni terzo venerdì del mese): Leggiamo poi si vedrà, a cura ancora di Massimiliano Barbini. Come suggerisce il titolo, il format si compone di una lettura di un’opera significativa e popolare (o al contrario significativa ma non adeguatamente diffusa), a cui segue la proiezione della sua trasposizione cinematografica. Ecco il programma: dalle 19 l’aperitivo, realizzato in collaborazione con Slow Food, alle 20 letture da La Stella, un racconto di A. C. Clarke, alle 20.30 Scrivimi fermo posta (1940), un film di Ernst Lubitsch. Ingresso € 10.
Sabato 20 dicembre, infine, il Laboratorio di creazione manuale, a cura di Eleonora Spezi, dal titolo A quattro mani. Dal racconto all’oggetto. La fiaba di Pinocchio: Come vendere l’abbecedario per andare a teatro. Gli incontri, frequentabili anche singolarmente e con prenotazione obbligatoria, ideati e condotti da questa artista, scenografa anche per i Fratelli Forman di Obludarium (spettacolo che ha aperto con successo, a settembre, in piazza Duomo, la Stagione 2014 – 2015 de il Funaro), sono pensati per bimbi (dai 4 agli 8 anni) e genitori, insieme. Un sabato al mese –dopo il 20 dicembre, il 31 gennaio, il 28 febbraio e il 28 marzo – si tenterà di sviluppare un nuovo approccio alla manualità, facendo dialogare mamme, papà e figli attraverso il mondo di Collodi. Partendo dalla lettura di alcuni episodi di Pinocchio, verranno poste alcune domande: come arrivare ad avere i capelli turchini? come si seminano le monete? come si fa un burattino che ride e piange? I genitori aiuteranno i figli – o viceversa, chi lo sa… – a realizzare piccole creazioni e a riportare a casa “pezzi di fiaba”. Prenotazione obbligatoria (posti limitati), € 15 (intero per la coppia adulto e bambino), € 12 (ridotto, se bimbo e/o genitore sono tesserati Funaro).
Infine ecco alcune originali idee del Funaro per regali natalizi immateriali, all’insegna del “tempo da ritrovare” per vivere meglio. Tre le cartoline proposte (dai € 10 in su): la prima da diritto ad uno spettacolo a scelta della Stagione in corso, la seconda ad un Cinetandem, ovvero la proiezione privata di un film, nel cinema più piccolo del mondo (due i posti disponibili!), la terza, novità di quest’anno, già inaugurata con successo è la Entra in scena. Menu in palcoscenico. La sala teatrale del Centro diventa il palcoscenico di una cena privata, per due, a lume di candela, con il Menu proposto dalla Caffetteria del Funaro. Non si può dire che al Centro Culturale pistoiese manchino le sfumature e ironia quando dice di voler far vivere pienamente, al suo pubblico, il Teatro!
[sirianni – il funaro]