PISTOIA. I problemi della città sono altri, come da tempo sostengo e credo che l’organizzazione del Festival Blues sia davvero marginale al netto della preoccupante condizione della nostra Pistoia.
Invece si assiste nel Partito Democratico pistoiese ad un dibattito (soprattutto tra i soliti sostenitori del “todos bien locale”) piuttosto sterile, sulla riuscita o meno del Blues; non ho potuto che sorridere notando i ripetuti “post/selfie” ingordi di “folle fantomatiche” magari ai margini dei nostri asfalti divelti, nei pressi dei muri pieni di graffiti o vicini ai nostri giardini abbandonati. Un’attenzione/disattenzione che non può non turbare.
Però va notato che qualcosa è successo; innanzitutto una curiosa crociata a difesa del buon operato dell’amministrazione nell’organizzazione del Blues, e poi una importante discussione nel merito da parte dei cittadini.
231 ragazzi hanno detto la loro sull’organizzazione del Festival Blues di Pistoia.
A me pare una straordinaria occasione di ascolto e una grandissima prova di amore per la propria città.
Poi leggo (ahinoi!) sui giornali e nei social network le indispettite risposte della nostra amministrazione locale.
Questo mi permette di aprire una riflessione personale circa il confronto dialettico tra i cittadini e le istituzioni locali nella mia città.
Purtroppo ancora non posso che rammaricarmi nel notare la solita sofferenza mostrata dai consiglieri e dalla giunta e parte del Partito Democratico pistoiese troppo spesso schiacciati sulle proprie posizioni, poco inclini al confronto perché arroccati tra le barricate di una lotta tutta interna al Partito Democratico locale.
Non si tollera nelle opposizioni tra i consiglieri il normale confronto dialettico istituzionale e non lo si digerisce nelle sedi del Partito Democratico.
Una classe dirigente che si innervosisce se i cittadini non apprezzano il proprio operato.
Un’amministrazione che costantemente esce sulla stampa in risposta ai cittadini per rimproverare più che per capire.
Prevale purtroppo solo la logica del fortino di nomenclatura dedito al mantenimento del potere e completamente dormiente nella ricerca di un confronto e un dialogo costruttivo con la società civile.
Mi auguro che questo atteggiamento venga assolutamente cambiato, me lo auguro per il Partito Democratico locale è le sue sorti future tra i pistoiesi.
Massimo Alby