In realtà la lista dell’inciucio è già uscita con decreto 17 del 3 luglio scorso e non ha fatto assolutamente alcuno scalpore, viste le previsioni, financo troppo scontate, della patriota Torresi che si è tuffata a pesce lesso nel retino dell’epigastràlgico ruminante Minkiolìn anche se dentro c’era un bel “capitone d’Ombrone” pronto a tubare e a pendere la gente per il collo…
FASCISTI? ’UN CE N’È PIÙ. SPECIE AD AGLIANA
DOVE MAURIZIO ALL’AMBRA DÀ LA MANA…
Ora, compagni di Agrùmia che vi siete affiliati alla Schlein, e siete pronti a toccare il culo ai giornalisti durante il Pride senza pericolo di finire sotto inchiesta, dàtevi pace per un momento.
E se ne dìano, di pace, anche i filo-mélencionesi di Francia. Il fascismo è ormai solo invenzione. Il divario sanato tra destre e non-destre è partito da Agliana, la grande poatria dei grandi partigiani, che ora riposeranno in pace perché la riconciliazione finalmente c’è stata. E con la benedizione della Giorgia e del La Pietra-Plastilina.
A questo punto, se tutta la gauche non crede a Linea Libera, potrà tranquillamente fidarsi di Antonio Gigliotti, al di sopra di ogni sospetto: un vero super partes. Vero don Tofani?
Minkiolìn può piantarla di dire che scaghetta e vomita per colpa di Linea Libera.
Non è vero: è solo una delle sue tante calunnie – che hanno fatto comodissimo alla procura di Pistoia – inventate per salvarsi le “indegne chiappe” da tutti i nostri santi e doverosi calci in culo!
Per come si comporta, Bimbominkia dimostra che non è lui che soffre di rigurgiti. Le ruminazioni, se mai, sia lui che il suo sgherro tubatore, non le patiscono: le fanno venire alla gente perbene come i giornalisti di Linea Libera oggetto di sì attenta cura da parte di Tom Col!
Edoardo Bianchini
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