PISTOIA. Margherita Semplici ci ha inviato la nota che segue:
Dopo molta attesa sono arrivate le risposte (o non risposte?) del Sindaco in merito ai risultati del concorso di idee per il progetto di riqualificazione di Piazza dello Spirito Santo. Cercando di sopire le polemiche sollevate in ordine alla procedura, il Sindaco ha citato lungamente estratti degli atti della commissione giudicatrice, che, tuttavia, a nostro avviso non sono del tutto convincenti. Peraltro, non devono esserlo completamente neppure per il Primo Cittadino se, dopo tanto aver declamato, quale indiscusso pregio di questo bando di concorso, la riconosciuta opportunità per i vincitori di procedere alla progettazione definitiva, ha fatto marcia indietro scegliendo di affidare questa fase ai tecnici interni al Comune.
Meraviglia che a fronte di tanto rigorose clausole del bando (requisiti di documentazione previsti a pena di esclusione, stringenti cause di incompatibilità, etc.), non si sia proceduto alla loro doverosa stretta interpretazione in fase applicativa: inutile bandire procedure di concorso, che dovrebbero essere una ventata di oggettività e di trasparenza per l’Amministrazione, se poi si rimette all’indiscutibile arbitrio delle commissioni giudicatrici di stabilire quali sono le irregolarità degne di nota e quelle che tali non sono.
Sul merito del progetto prescelto, certo parliamo da profani, ma con molta franchezza ci siamo stupiti del fatto che per ripavimentare la Piazza o poco altro si sia dovuti ricorrere ad una procedura tanto impegnativa e costosa e si continui a prevedere la spesa di ben 700.000 Euro (somma che in questo frangente non possiamo assolutamente permetterci).
In merito, presenteremo, in sede di discussione del bilancio di previsione, alcuni emendamenti al Programma triennale delle opere pubbliche, al fine di sollevare ancora una volta in Consiglio comunale un dibattito sulla opportunità di perseverare in questa previsione.
Infine, vogliamo da subito credere che la ventilata ipotesi, espressa ieri dal Sindaco, di trasferire la statua di Forteguerri nel cortile del Liceo Classico della Città, rendendone di fatto impossibile la vista ai più, sia solo una boutade, neppure troppo simpatica in verità.
Margherita Semplici
Alessandro Capecchi