ALEIDA, LA FIGLIA DEL “CHE” A SANTOMATO

Aleida Guevara
Aleida Guevara

PISTOIA-SANTOMATO. [a.b.] Organizzato da Parrocchia di Santomato, Circolo Oscar Romero e Rete Radiè Resch di Quarrata martedì 17 marzo alle ore 21 presso la chiesa parrocchiale di Santomato si svolgerà una conversazione con Aleida Guevara, figlia del rivoluzionario Ernesto-il Che.

Aleida, come il padre è medico, nel caso specifico una pediatra allergologa all’Ospedale Soler di Avana. Compiuti gli studi, ha fatto il medico volontario due anni in Angola, come il padre. Impegnata nella politica cubana a vari livelli fa parte del corpo diplomatico dello stato caraibico.

Aleida è l’unica dei figli ad essere impegnata politicamente sulle orme del padre. Privilegia il suo impegno con il movimento no-global dell’America Latina, in particolare con Il Movimento Senza Terra del Brasile. Fa parte del corpo diplomatico di Cuba, spesso viaggia rappresentando il suo paese. Ha fatto volontariato all’estero, come la stragrande maggioranza dei medici cubani, in particolare in Angola (due anni) e in Nicaragua.

L’incontro verterà sul tema “In ascolto degli ultimi, chi li crea ?”. In particolare la Guevara impegnata a Cuba e in America Latina in molti progetti di sviluppo affronterà il tema della povertà globale e di come la giustizia si possa costruire attraverso la partecipazione attiva delle comunità.

 

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2 thoughts on “ALEIDA, LA FIGLIA DEL “CHE” A SANTOMATO

  1. Bueno, bueno! Cattocomunismo in salsa cubana. Rigorosamente in Parrocchia. Quando torna nella sua libera e democratica Cuba, perchè non si porta appresso anche la Boldrini? Due piccioni con……….

  2. La Boldrini, indipendentemente da come la si pensi politicamente, è una che sovrasta alla grande diversi politicanti insulsi ed inutili che infestano il Parlamento italiano, per cui è bene che nessuno se la porti via, a Cuba o altrove.
    Penso invece che ci sarebbe tanta gente in Italia che, se qualcuno ce la levasse dai piedi, nella migliore delle ipotesi, non se ne accorgerebbe nessuno.
    Quanto al cattocomunismo, vorrei sapere quale significato ha tale termine, se ne ha uno, che non serva semplicemente a delegittimare l’avversario quando non si hanno argomenti di merito da mettere in campo.
    Intanto, prima di tutto, esiste Cristo ed il cristianesimo, se proprio vogliamo tirare in ballo la religione. E mi sembra che Cristo non scherzasse quando si trattava di manifestare la sua preferenza per i poveri, con quello che ne seguiva; e non si faceva certo infinocchiare dai seguaci di una religiosità vuota e formale con la quale sfuggire da un serio e rigoroso impegno personale. Indipendentemente dalle balle sul cattocomunismo.
    Piero Giovannelli

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