È stato nominato oggi nella prima riunione del nuovo consiglio direttivo dell’Associazione Vivaisti Italiani (AVI), che ha scelto come vice presidenti Gilberto Stanghini e Simone Ferroni.
Il neo presidente Michelucci: «il mio predecessore ha fatto un ottimo lavoro e proseguiremo, con un direttivo molto ringiovanito, sulle linee già tracciate verso il Laboratorio di autocontrollo fitosanitario preannunciato, un progetto per il bando di distretto del Pnrr e una soluzione alla questione dell’approvvigionamento idrico».
PISTOIA. «È una grande soddisfazione e un onore guidare un gruppo che rappresenta la prima attività a Pistoia, un polo importantissimo di lavoro, competenze e fatturato, per di più impegnato in un settore come la produzione del verde».
Lo ha dichiarato stamani Alessandro Michelucci, vivaista classe 1971 con vivaio al Bottegone, non appena nominato nuovo presidente dell’Associazione Vivaisti Italiani (AVI), il soggetto referente del Distretto vivaistico ornamentale di Pistoia, durante la prima riunione del nuovo Consiglio direttivo, insediatosi il 26 maggio scorso.
Un consiglio direttivo rinnovato per 7 membri su 9 e molto ringiovanito, con diversi consiglieri sotto i 40 anni. Il direttivo ha scelto anche i due vice presidenti: Gilberto Stanghini, uno degli unici due consiglieri riconfermati insieme a Massimo Bartolini, e Simone Ferroni.
«Siamo fortunati a fare questo lavoro – ha aggiunto Alessandro Michelucci — perché produciamo il verde, la natura e il bello. Qualsiasi opera che viene costruita, finché non arrivano le piante, non è finita. Possono realizzarla i migliori architetti, ma è solo quando arriva il verde che il lavoro è davvero compiuto.
Dovremmo da un lato sentirci privilegiati noi a svolgere questa attività e dall’altro essere soddisfatte le amministrazioni pubbliche per avere sul proprio territorio i vivai, attività all’aria aperta che producono verde e ossigeno».
«Bisogna continuare il buon lavoro svolto nei consigli precedenti – ha affermato il neo presidente di AVI Michelucci —. Magazzini ha fatto un ottimo lavoro e proseguiremo, con questo direttivo molto ringiovanito, lungo la sua traccia.
Quindi i primi tre obiettivi saranno il Laboratorio di autocontrollo fitosanitario preannunciato, un progetto per i bandi del Pnrr e una soluzione alla questione dell’approvvigionamento idrico nel territorio, per portare la tranquillità dell’irrigazione ai vivai anche nei periodi siccitosi. Poi vedremo più avanti».
«Questo ricambio – ha detto il riconfermato vice presidente Gilberto Stanghini, l’unico “anziano” rimasto nel direttivo — è stato voluto da tutti noi: abbiamo cercato dei giovani che volessero impegnarsi nell’Associazione. Io darò il contributo della mia esperienza, dato che è 18 anni che sono in AVI».
Mentre l’altro vice presidente, Simone Ferroni, dopo aver ricordato che è il suo esordio nel consiglio direttivo di AVI, ha detto: «ci metterò tutto il mio impegno». A livello tematico per Ferroni le priorità nel breve saranno «per prima cosa il laboratorio e poi il nuovo progetto del Pnrr».