FIRENZE. Un metodo di coltivazione sperimentale basato su uno studio dell’Università di Pisa e ulteriormente perfezionato con pratiche innovative volte a preservare l’ambiente e a generare prodotti più nutrienti, con concentrazioni più elevate di licopene (+18,5%), calcio (+15%), potassio (+11%), fosforo (+60%) e zinco (+28%).
È il progetto Noa Food – Nutriente, organico e autentico proposto dall’azienda agricola Lo Stento nel Viale dei Colli che da oggi lunedì 7 dicembre installerà un orto sperimentale nel giardino dello Chalet Fontana di Firenze in grado di sviluppare la coltivazione di piante che crescono insieme a microrganismi benefici che stabiliscono con loro un particolare tipo di simbiosi chiamata “micorriza”.
Le piante micorrizate non saranno coltivate a terra, con il rischio di una contaminazione con il terreno circostante, ma in invasi di terra vulcanica e composti organici che garantiranno il mantenimento dell’equilibrio tra radici e microrganismi. Il metodo Noa Food porta quindi sulle colline fiorentine un innovativo metodo di coltivazione, volto a coniugare rispetto della natura e la produzione di cibo di alta qualità e con valori nutritivi di gran lunga superiori al cibo normalmente in commercio.
“La nostra azienda agricola, nata soltanto un mese fa, si propone proprio questo obiettivo – spiega la giovane titolare Chiara Conti (22 anni) – quello di sperimentare nuove frontiere di sviluppo agricolo attraverso progetti universitari e attenzione ad una coltivazione di qualità, ecologicamente sostenibile. Siamo convinti che l’innovazione sia ormai uno strumento imprescindibile per poter rendere il settore agricolo pilastro dell’economia del territorio. Il progetto Noa Food avrà poi la possibilità e il privilegio di sapere nell’immediato come i consumatori saranno interessati ai nostri prodotti. Allo Chalet Fontana da domani, martedì 8 dicembre (alle 12) infatti organizzeremo il primo appuntamento di un ciclo di agribrunch dal titolo “A Metro Zero” per poter degustare ciò che nascerà dalla terra”.
“Il nostro metodo” conclude Chiara Conti “sviluppato grazie alla consulenza dell’agronomo Andrea Battiata, è un metodo naturalmente biologico che dà a vita a prodotti che in media contengono il 30% in più di principi nutrizionali rispetto ai prodotti coltivati tradizionalmente. È un metodo naturalmente slow, la cui cura ai sapori è comprovabile. E’ un metodo naturalmente a km0, in quanto l’orto è attiguo alla cucina dove sono preparati i prodotti”.
[lorenzo galli torrini]